La Formula dell’Amore

Non si può essere capaci di amare

se non si hanno un cuore e un’anima sensibili

e allenati ad amare

e se si hanno questi due elementi

non è possibile che si possano MAI mettere da parte

né per poco, né per lungo tempo,

lasciando soffrire un’altra anima.

Così, se qualcuno nella vita vi ha ferito e fatto soffrire

per essere già impegnato in altri amori qualsiasi,

non vuol dire che non abbia amato voi perché ami altri,

siano persone o coniugi o i propri figli,

ma di non avere affatto la capacità né la volontà di amare

e quindi di donarsi ed essere sempre presente

ne a voi né a nessuno.

Molti credono che l’amore per i figli

debba trascendere e superare qualsiasi altro amore.

Falso.

Se l’Amore esclude altro amore, non è amore ma possesso.

La garanzia della propria continuazione attraverso i propri figli.

Puro egoismo che agisce nell’illusione di colmare

il proprio vuoto determinato dall’incapacità di amare

e di essere leali nell’Amore.

Quando il miracolo di amore si realizza

in una fusione e non in un inconsistente possesso,

due anime si uniscono

così che l’una non può ferire l’altra

senza ferire anche se stessa.

L’Amore è l’unica ricchezza che si rigenera

e aumenta il suo valore sperperandola.

.

Ennio Romano Forina

Uragani d’Amore

URAGANI.jpg

 

Gli uragani liberano energie

che hanno un tremendo potere distruttivo,

più grande è la loro forza

più devastanti sono gli effetti che causano

Non è così in amore,

il potere distruttivo dell’amore

non deriva da una grande forza ed energia

ma da una grande debolezza.

A tutte le donne sopratutto dico:

“Non fidatevi di amori che siano di livelli inferiori

a quello di una tempesta tropicale”.

E non lasciatevi ingannare dalle false energie,

la prepotenza e il possesso non sono delle forze,

ma armi letali. Ennio Romano Forina

I Racconti Della Quercia Insonne/ La Tempesta

Per la prima volta nella vita avevo accettato di partecipare ad una vacanza in montagna insieme a un gruppo eterogeneo di gitanti estivi. Mi trovavo sul versante occidentale alpino e mi ero allontanato dal gruppo un paio di ore prima per una solitaria passeggiata contemplativa tra i sentieri che si dipartivano dall’Hotel, costeggiando un piccolo ma impetuoso torrente che riversava a valle la sua acqua diamantina, dalle invisibili sorgenti in alto. Stavo percorrendo lo stretto sentiero che fiancheggiava il torrente e poiché avevo ancora del tempo prima di tornare all’hotel per la cena, mi diressi per guadagnare una vista migliore da un promontorio di roccia scura poco distant
Una quercia con un’immensa chioma di foglie si ergeva orgogliosa un po’ più in alto sul pendio del monte, circondata da un verde e scintillante tappeto d’erba e sembrava che stesse lì ferma come un gigantesco baluardo per impedire alla montagna di cadere giù nella valle.
Non potei fare a meno di fermarmi ad ammirare tanta munifica bellezza di foglie che si espandevano dai rami robusti protesi da tutti i lati sfidando la gravità come fossero braccia tese all’aria e al vento colme di nubi verdi . Spesso, passeggiando tra gli alberi, osservavo con interesse le diverse forme dei semi e gli espedienti che le piante usano per renderli trasportabili dal vento, dagli uccelli e insetti, e inventando molte altre tecniche ingegnosissime per spargerli intorno il più lontano possibile. Una serie infinita di meravigliosi metodi e differenti strutture per assicurare la diffusione e la sopravvivenza di ogni tipo di pianta.
Non so quando iniziai nel corso della mia vita a raccogliere dei semi che trovavo a terra e a portarli altrove, in qualche terreno favorevole per la loro crescita.Venivo preso da una specie di empatia per l’impegno che gli alberi, come i lecci, le querce, avevano impiegato nello sviluppare le loro efficaci tecniche milioni di anni prima, senza sapere che il mondo e il suolo sarebbero in questi ultimi secoli cambiati così tanto a causa dell’impatto umano. I loro semi ora in gran parte finiscono in terreni improbabili o impossibili perché una nuova pianta possa svilupparsi, cemento, asfalto o le moltissime aree impregnate di rifiuti e sostanze tossiche. Mi commuove vedere ghiande che una grande quercia da sughero di fronte alle mie finestre “spara ” intorno e finiscono in strada schiacciate dalle automobili, specialmente pensando a quante altre piante vedono i loro sforzi riproduttivi vanificarsi per la modificazione del suolo. Ma le piante non si arrendono e senza che noi ce ne rendiamo conto combattono una guerra silenziosa contro le nostra prepotenza, contro la nostra visione di un mondo che diventa sempre più grigio fatto di megalopoli che sono sempre più simili a gangli cancerosi, metastasi di cemento e acciaio che crescono ovunque e continuamente alle intersezioni delle strade. Ma le piante crescono, lo stesso si specializzano e diventano più virulente. Ci sono delle erbe alte qualche decina di centimetri così tenaci ai lati delle strade e tra le fessure del cemento o della pietra impossibili da strappare. Noi le chiamiamo con disprezzo “erbacce,” ma loro ridono di noi e sanno che la guerra alla fine la vincono loro. Le città fantasma intorno a Chernobyl in cui la vita umana e degli animali superiori è impossibile, ora sono ricoperte di alberi e vegetazione che ha trovato i modi di prosperare nonostante la radioattività. Noi non ne siamo capaci con tutta la nostra supponenza.
Gli alberi sono sempre stati per me una presenza amichevole, un campo di gioco, un rifugio non solo da condizioni atmosferiche avverse, dalla pungente aria fredda d’inverno, come dal calore implacabile del sole e dell’estate, mi sono stati di conforto in alcuni dei momenti più desolati della mia vita, quando la conflittualità e la fragilità umane rischiavano di frantumare le famiglie così come i sogni legati ad esse.
Non era solo per gratitudine, ma per seguire l’idea che se si può fare qualcosa di bene per un’altro essere vivente in qualsiasi momento casuale e che non include nemmeno un impegno rilevante, perché perdere l’occasione? Spesso causiamo del male semplicemente non attuando il bene, con l’indifferenza ma anche se nessuno può biasimarci dovremmo noi stessi biasimarci.
Si tagliano rami con le gemme non dischiuse e i fiori per metterli nei nostri vasi che sono null’altro che urne funebri per decorare un tavolo, una stanza, mentre avvizziscono e di fatto si gode della loro agonia, chiamandola bellezza. Ai bambini non viene mai detto di non spezzare e strappare rami perché sono parti di un organismo vivente, essi lo fanno come un gesto atavico senza capire e senza rendersi conto che i gesti fatti senza riflettere sono quasi sempre distruttivi nella sostanza e dal piccolo ramo spezzato con indifferenza, alla distruzione di una foresta intera il passo è breve, l’azione distruttiva è racchiusa nella intima matrice del gesto, che è lo stesso di quelli che l’azione umana compie in scala maggiore.
Ogni anno, sacrifichiamo miliardi di abeti per celebrare feste in cui nemmeno crediamo, insegnando ai piccoli che la nostra gioia può tranquillamente ignorare e disprezzare la vita altrui.
Stava diventando tardi, mi scossi così da queste riflessioni e raccolsi velocemente alcune ghiande in più da terra, riempiendo le tasche della giacca a vento, con l’intenzione di lasciarle in qualche luogo adatto il mattino seguente perché potessero eventualmente diventare dei magnifici alberi come la loro madre quercia.
Ma ad un tratto avvertii un fremito strano mentre mi volgevo in direzione dell’hotel e immediatamente sentii l’impulso di guardare la scura chioma della quercia sopra di me con ammirazione, come si indugia per alcuni istanti a osservare un tramonto o le nubi fluttuanti nel cielo o una catena montuosa rilucente di neve, così con il naso all’insù e senza nemmeno rendermene conto, iniziai quasi a “parlare” alla quercia per chiederle cosa l’avesse fatta diventare così bella, fiera e robusta nel suo vestito verde scuro, rilucente di toni argentati ancora visibili e misti ai riflessi d’oro e di fuoco della luce del tramonto. Questa era la domanda che si era delineata nella mia mente; sapere quale fosse stata la potenza, l’impulso e l’energia che le aveva dato così tanta vitalità, l’intelligenza e la capacità di lanciare i suoi semi intorno come fossero proiettili accompagnati da un sonoro crack lontano da sé stessa.
E mentre i miei pensieri si dipanavano vaganti come parole espresse, improvvisamente la sua chioma iniziò a vibrare e tremare, al passaggio di una brezza insinuata veloce attraverso. E a quel punto, ogni foglia sembrò trasmettere un sussurrio di parole vibranti. Era come se stessero parlando con parole simili a un soffio di vento ma che sorprendentemente ero in grado di decifrare e queste parole avevano un suono grave e sembravano come un avvertimento.
–“ Come la maggior parte di voi, quello vostri occhi riescono a vedere sono solo le forme e non l’essenza delle cose e quello che riuscite a sentire sono solo suoni, e non il messaggio che esprimono.”-Non sentite la tempesta avvicinarsi? Come tante volte prima, ma ora la prossima sarà molto più potente e rovinosa che mai. È una tempesta che ha molte forme e molte dimensioni, può colpire da tutti i lati senza lasciare vie di fuga e non ci sarà riparo da essa ovunque voi siate”.–
Non riuscivo a credere di aver potuto concepire nella mia mente tali pensieri, né perché sembrassero venire dall’albero, dalle sue foglie o fossero solo un riflesso della memoria di orrori passati richiamati dai reconditi recessi della mente e dell’anima. Ma perché saltavano fuori ora? Non essendoci riferimenti allusivi nel contesto di una semplice vacanza un po’ noiosa e nel corso di una semplice passeggiata ricreativa? Di nuovo la mia mente senza che lo volessi si rivolse alla quercia girando a lei la stessa domanda. E le foglie ancora una volta sembrarono emettere vibranti parole in risposta verso la mia mente –“C’è una sola energia che possa fermare la tempesta, un unico luogo dove ripararvi perché la tempesta verrà e non ci saranno altri rifugi se non quello, l’unica vera barriera, ma è una difesa rara da trovare e difficile da costruire, e a voi non importa molto di cercarla e non sapete usarla né conservarla, solo pochi di voi prima hanno conosciuto questa energia ed è solo per questo che ancora esistete su questo Terra.”-
-“Noi, alberi- madre, offriamo a voi e ad altri esseri viventi i frutti che contengono i princìpi della Vita. Gli altri animali li apprezzano, li mangiano e ci ringraziano facendo crescere altre piante e altri alberi e loro sono soddisfatti e noi siamo soddisfatti e ci sosteniamo senza rubare nulla gli uni e agli altri. Voi invece prendete i frutti per ottenere altre cose, che si acquistano con foglie che non hanno vita, sono velenose ma hanno un potere immenso. E per ottenerle coprite i nostri frutti di veleni, mangiate la polpa e poi buttate la parte più preziosa per noi senza renderci il favore e se lo fate lo fate per il vostro vantaggio non per riconoscenza né per ammettere la genialità e la bellezza della nostra invenzione e dite che quello che noi siamo stati capaci di scoprire e inventare e fare è stato fatto da qualcuno che vi somiglia, ma non esiste, e noi lo sappiamo perché oltre ai frutti cercate anche di toglierci i nostri meriti.”-
-“Fate lo stesso con il modo in cui amate: siete attratti dalla bellezza del frutto dell’amore, lo costringete a vestirsi del veleno di mille ipocrisie e di sottostare a regole e leggi che lo imprigionano e gli impediscono di crescere, così come imprigionate noi, gli date forme stupide, come fate con noi quando ci potate per adattarci ai vostri schemi di bellezza, lo consumate come si consuma un frutto e quando di esso resta la parte più preziosa, la buttate via così come gettate via i nostri semi che sono i nostri embrioni, o li costringete a nascere e vivere in schiavitù a vostro vantaggio non al nostro. Lasciateci in pace, Ridateci la libertà e restituite la libertà anche al vostro frutto dell’amore, e sarete meno infelici e tristi. Quello che fate lo fate nel bene e nel male, nei risultati e negli effetti, ma ciò che è profondamente sbagliato è il pensiero che vi fa agire, un pensiero di supremo egoismo volto solo a voi stessi e che non considera e non vuole ammettere che la Vita è una sola. Fino a quando una parte di Vita vive, lasciando vivere le altre parti, la Vita intera vive, mentre voi agite come l’organo di un corpo che dopo aver divorato tutti gli altri organi, non avrà altro da divorare che se stesso”. –

Risposta a un Quesito

Sì anche quando faccio l’amore io penso,

il pensiero per me è come un fiume

che nasce sprigionato dai monti, si insinua,

precipita giù dalle rocce impetuoso,

le scava deciso, a tratti sereno,

a volte impedito da ostacoli improvvisi,

ma li supera e scende fra i terreni e le valli

diventando sempre più grande e più calmo,

è un fiume che mi trasporta e da cui mi lascio trasportare,

passa per i dirupi, supera i salti a cascata,

si perde in rivoli e poi si ricompone,

penetra nel terreno e poi risale alla luce,

raccoglie detriti preziosi e li porta con sé,

scorre, scorre sempre e scorrendo e pensando “ama”,

sì, quando faccio l’amore penso,

perché anche l’amore è pensiero fluido che scorre,

per raggiungere il grande pensiero della Vita..

ennio forina

Pepite d’Amore

Ho scavato nelle miniere della vita
e nei fiumi che scorrono da tutti i cuori
e sopra i picchi delle montagne sognanti,
cercando qualche vera pepita d’amore,
solo per regalarle a chiunque.

Dentro ed oltre i nascosti paesaggi,
o cercando nei passi segreti,
attraverso le nebbiose montagne dei rimpianti,
vagando nelle vuote, affollate strade
e in ogni scenario dell’immaginazione.

Le ho cercato nel sole splendente,
o sotto la pioggia incessante,
in tutti i ventosi e morti giorni d’inverno,
le ho cercate quando la tempesta colpiva
o attraversando i deserti degli affetti,
le ho cercate a lungo, intorno e invano,
fin quando ho capito che nessuna pepita d’amore
era realmente dove io l’avevo cercata,
perché esse erano davvero tutte nel mio cuore.

E ora so, che tutte le pepite d’amore
che ho dato via, tutte, una ad una,
anche se nessuna era mai rimasta per me,
continuano sempre a splendere nel mio cuore,
mentre se le avessi tenute solo per me
peserebbero molto sulla mia anima
così come le pepite d’oro pesano sulle spalle,
perché tutte le pepite d’amore
non sono fatte per essere conservate,
e la luce che resta non pesa affatto.

ennio forina  Gennaio 2018

Love Nuggets

I have been digging in the mines of life
and in the rivers flowing from all hearts,
and up to the dreamy mountains peaks,
searching for some true love’s nuggets,
just to give them away for free.
Been searching Inside and beyond
many hidden landscapes,
and looking for the secret passages
through the misty sorrow mountains,
wandering through the empty crowded streets
and all over every imagination skylines.
I have been looking for them in the shining sun
or under the steady falling rain,
in all the dead and windy winter days,
looking for them when the storm was blasting
and when crossing the deserts of the affections,
looking for them around in vain,
until I realised that no love nuggets,
were really where I’d been looking for
‘cause indeed they were all inside my heart.
And I know now that all my love nuggets
I’ve given one by one and all away
even if no one was ever left for me,
their light still keeps shining inside,
while if I kept them just for myself,
they would now weigh heavily upon my soul,
just like any real golden nuggets on your shoulders,
for love nuggets aren’t meant to keep,
and their light doesn’t weigh at all.
ennio forina, 2018

Potresti Essere…

Potresti essere schiavo,

o una mente libera.

Potresti essere una spina,

o un fiore sbocciato.

potresti essere grandine,

o pioggia gentile.

Potresti essere un vento forte,

o leggera brezza,

Potresti essere tempesta,

o una nuvola splendente.

Potresti essere un fortunale,

o un’onda leggera,

o una dura tempesta,

o un calmo giorno di sole.

Potresti essere una cascata,

o un ruscello che scorre.

Potresti essere un’alluvione

o un laghetto tranquillo.

Potresti essere una pietra,

o soffice sabbia.

Potresti essere un deserto,

o un grande campo verde.

Potresti essere rude,

o d’animo gentile.

Potresti essere avaro,

o anima generosa.

Potresti essere una morta autostrada,

o una foresta vivente.

Potresti essere un cancello,

o un orizzonte infinito.

potresti essere lacrime,

o un sorriso splendente.

Potresti essere una fine,

o un nuovo principio.

Potresti essere rammarico

o puoi essere Amore.

ennio forina gennaio, 2018

You Could Be…

You could be slave,

or a free thinker.

You could be a spine, 

or an open flower.

You could be hail,

or a gentle rain.

You could be a blast,

or a light breeze.

You could be a storm,

or a shining cloud.

You could be a squall,

or you could be a wave,

or an harsh tempest, 

or a calm and shining  day.

You could be a fall,

or a flowing stream.

You could be a flood,

or a placid pond.

You could be a stone,

or a soft sand.

You could be a desert,

or a wide green field.

You could be rough,

or kindly hearted.

You could be mean,

or a giving soul.

You could be a dead highway

or a living forest.

You could be a gate,

or a vast horizon.

You could be tears,

or a shining smile.

You could be an end,

or a new beginning.

You could be regret

or you can be Love.

ennio forina  january, 2018

Perfetto Amore

Molte persone soffrono per le variazioni dei sentimenti di amori che iniziano sotto la spinta di impulsi vitali generici e naturali, e poi inaspettatamente esauriscono la loro energia quando le funzioni che li hanno fatti nascere sono state compiute. Quasi sempre, nessun altra energia va a sostituire quella originaria, perché è una energia indotta, non propria, come il respiro e il battito del cuore che hanno in sé la loro stessa ragion d’essere.

L’amore perfetto è quello che deve poter nascere e crescere nell’intelligenza dell’anima, nello scambio continuo di conoscenza acquisita indipendentemente, per poi essere condivisa, e deve saper modificarsi nell’ambito di una sempre rinnovata conoscenza. Paradossalmente, si deve essere portati ad esperienze dell’anima estese, separate e da soli, per continuare ad essere uniti e insieme. E per essere sempre uniti fisicamente è necessario continuare a viaggiare mentalmente in modo individuale. In altre parole essere continuamente dei nuovi sé stessi, per essere uno in due.

Ma questo molte coppie umane non lo fanno perché non saprebbero nemmeno da dove cominciare, costruiscono la loro vita insieme su basi biologiche, epiteliali e culturali, non intellettive. Ho scritto in un mio aforisma che gli amanti dovrebbero sostituire il verbo “amare” con quello di “conoscere” e dichiarare i loro sentimenti in questo modo: “Voglio conoscerti…e lo vorrò sempre nel tempo” invece di dire “Ti amo per sempre” . Poiché l’azione di amare è una azione “riflessiva”, significa: ho questo sentimento per te ma che fa bene a “me” e serve a me, e quindi ha in sé limiti e difetti per via della sostanza di cui manca e non è preparato ad affrontare le variazioni a cui tutti gli esseri viventi sono soggetti nel corso della vita. Mentre il desiderio di conoscenza non ha limiti e non risente di nessuna variazione, esterna o interna, nel bene e nel male, nella salute e malattia, nella ricchezza e nella povertà, nella bellezza e nella sua decadenza. Il desiderio di conoscere l’altro, sempre, è la chiave dell’unione perfetta…

ennio forina

For Love Ever

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THE FOREVER BROKEN WORD 

When two hands come to join each other in one forever hold

what if the harsh fate suddenly breaks the forever word in two

and one lover’s hand has to let go the other one

vanishing into the unknown forever world of love?

And how many other forevers

can then befit into just one life

without letting go the hold on the first one

when the hand that has lost the previous grasp

won’t resign to lose the touch of love forever

but keeping forever to hold on it

even if another forever holding hand

arises just from nowhere

yearning a new touch of a forever love?

Perhaps the two forevers will keep the touch of love

in just one single forever hold?

My hand my love, still holds the empty space

where your hand was holding mine

hoping that you can still feel the loving touch

for a forever time.

ennio forina – September 2017

The Mother of all Loves

There’s only one, unique motherly love in all of the Universe. It is the only real Love that there is, mother of all the Love’s kinds, an undeniable truth that shines on us like the stars in space.

Those humans that don’t raise their eyes to this obviousness and can’t, or do not want acknowledge that also the other animals are gifted with the same feelings of motherly love, most certainly are not able to feel it, because they don’t have it in themselves.

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C’è solo un unico amore materno in tutto l’Universo. È il solo vero Amore che esiste, madre di tutti gli Amori. È una innegabile verità che risplende su di noi come le stelle nello spazio.

Quelle persone che non sollevano lo sguardo all’evidenza e non possono o non vogliono riconoscere che anche gli altri animali sono dotati degli stessi sentimenti di amore materno, sicuramente non sono in grado di sentirlo perché non ne hanno in loro stessi.

ennio forina

Until Death…Until Life. Fino a che la Morte…Fino a che la Vita…

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March, 11 – 12.00 AM.  your plane took off in perfect time, like usual, but it wasn’t going to cross the ocean, Philadelphia wasn’t the destination and your ticket was a – one way ticket –
11 Marzo…il tuo aereo è partito in perfetto orario, come sempre, ma non doveva attraversare l’oceano, Philadelphia non era la destinazione e il tuo biglietto era di sola andata.

Remember how we used to speak to each other? Mixing english and italian altogether, in just one phrase or I would talk to you in english and you’d answer in italian and viceversa, a mess, we were never matching, but it was so good to talk to each other…
Ricordi come ci parlavamo di solito? Mischiavamo inglese e italiano insieme, anche in una piccola frase, oppure io ti parlavo in inglese e tu mi rispondevi in italiano e viceversa, che confusione, non eravamo mai coordinati, ma era così bello parlarsi…

What can I do, my love…how can I be without you, for how long, I wish you could tell me in clear words other than feelings…you said to me, crying… “ then I won’t see you anymore!” and I replied almost yelling “ no! you are not leaving and in any case we’ll always be together no matter what may happen, to you, to me, whenever, wherever! This is what I said to you but in my mind there were other unspoken words which you knew well the same “ … for we ‘ve touched our souls so deeply that they got fused together!”
Che cosa posso fare, amore mio…come posso stare senza te, per quanto tempo, vorrei che potessi dirmelo, con parole chiare oltre che sentimenti…tu mi hai detto, piangendo “poi non potrò vederti più!” e io quasi gridando ti ho risposto, “ no! tu non stai andando via e comunque noi saremo sempre insieme qualunque cosa accada, a te, a me, in qualsiasi momento, in qualsiasi posto!” Questo è quello che ho detto ma nella mia mente vi erano altre parole inespresse che tu conoscevi bene lo stesso…“perché le nostre anime si sono toccate così profondamente da fondersi insieme!”

I’ll live still, I can’t do anything else, nothing unjust, I’ll do my tasks as if you were here, as if you ARE here with me, but I really hope and believe that this time you’ll be at the gate waiting for me when my plane will land, like I used to wait for you, and we’ll get a warm cappuccino at the heaven’s bar in the airport, first time in the morning, before going home…and you’ll make fun of me ’cause I’ve said this in my writing, like in my tale of the “Water”… You only know what I’m talking about…
Vivrò ancora e non posso fare altro, niente che possa essere ingiusto, farò i miei compiti come se tu fossi qui, come se tu SEI qui con me, ma spero e credo davvero che questa volta sarai tu ad aspettarmi al gate, quando il mio aereo sarà atterrato al mattino ,come io ti aspettavo, e prenderemo un cappuccino caldo al “bar del cielo” nell’aeroporto, per prima cosa prima di tornare a casa… e tu mi prenderai in giro perché ho detto questa cosa scrivendo, come nel mio racconto “Acqua”…Tu sola sai di cosa sto parlando…

Yes, before I was the one who waited for you almost always, my love, now it’s your turn to wait, in your different time, but I can’t rush, you know it’s not up to me to decide, it wouldn’t be right and we’ll always wanted to be right and do the right things … “I love you”, were the first two simple words that I translated for you, and you didn’t even know how to say them … and I want to say them out loud again as you may hear them and I’m sure you can hear them… I love you, ti amo…I  love you, ti amo… I love you forever Margaret… until a new life will bring us back together… You are inside me and you’ll always be, my endless love. And I’ll say that again, if I hadn’t meet you then by chance, I would have looked for you all over the Universe, and like I promised you when you where leaving, I’ll find you again dear, wherever you are in the Universe…
Sì, prima ero io che aspettavo te quasi sempre, amore mio, adesso sei tu che mi devi aspettare, nel tuo diverso tempo, ma non posso affrettarmi, tu sai che non sta a me decidere, non sarebbe giusto e noi volevamo sempre essere nel giusto e fare le cose giuste…“Ti amo”, erano le due prime semplici parole che ho tradotto per te e tu non sapevi nemmeno come dirle… E le voglio dire ancora a voce alta come se potessi udirle, sono sicuro che puoi sentirle … I love you, ti amo… I love you, ti amo… ti amo Margaret… fino a che una nuova vita ci riunisca … Tu sei dentro di me e lo sarai sempre, mio amore senza fine.  E lo ripeto ancora, se non ti avessi conosciuta allora, per caso, ti avrei cercata ovunque nell’Universo e come ti ho promesso quando partivi, io ti ritroverò cara, dovunque tu sia, nell’Universo…

your ennio

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I’ve put these pictures of you when you were younger… but there’s no difference for me from then and now, you’ve have always been beautiful inside and out for in your beauty, in your uniquely sweet smile, there always was the eternity of the Universe’s harmony.
Ho messo queste foto quando eri più giovane… ma non c’è differenza per me da allora e adesso, tu sei sempre stata meravigliosa dentro e fuori perché nella tua bellezza, nel tuo sorriso straordinariamente dolce, c’era l’eternità dell’armonia dell’Universo.

 

Come il Vento

“Il vento scorre fluido e parla in un gesto continuo, fino a placarsi o a diventare tempesta…come la Vita.”
16 luglio 2017
 Come il vento scorrendo e accarezzando
le foglie le trasforma in flauti vibranti
anche il gesto di un corpo rivela l’armonia dell’impulso
anche i movimenti sono parole sincere, inascoltati pensieri
trascurate espressioni di sentimenti
che parlano come i sospiri e le grida
e come il vento dialogano anch’essi, sono frasi espresse
che tutto ciò che vive conosce e sa decifrare
come le parole anche i gesti sono ostili ed altri amichevoli
gesti prepotenti ed altri generosi
gesti che feriscono ed altri che carezzano
gesti che rivelano l’essenza di se stessi oppure il nulla
sono rivolti non a qualcuno ma ai tutti sconosciuti
e vogliono dire a voce alta, io vivo per amare comunque
per questo dono ricevuto che mi ha fatto esistere
nonostante il dolore che attraversa a volte
la mia compagna solitudine vera e il deserto degli affetti
o il rammarico di non poter mutare il corso degli eventi
le molte sconfitte senza battaglie
nonostante tutto sono qui per amare
ed è questo che importa, come il vento gentile
che continua a scorrere attraverso le foglie 
per farle vibrare dolcemente e non per strapparle
e dalle chiome degli alberi accarezzate il suono si diffonde
a riempire le anime e tornare  al buon vento che l’ha generato
poiché la Vita ama solo chi ama la Vita.
 

ennio forina 

In the Depth of your Eyes

We live in the matter that can be touched 
and we think that we have a soul that can only be felt,
so we separate the matter from the soul
and wind up believing that they are two different realities.
But all the Universe is pervaded
with the same life and energy of love
from which everything has become, 
only more rarefied, out of our perception and diffused all over.
When what we call matter, concentrates in one point
there a sun becomes and where a sun is formed,
planets may happen, made by the same stardust.
There may happen that kind of life we call life.
But it’s the Cosmos itself that is alive
and each planet could be a sun
if it weren't too little to burn in a nuclear fire.
And so this is what you were and are my love,
a drop of love in the immense love of the universe,
that I can still see in the depth of your eyes
like I see, in the night sky through the window,
the stardust that made you exist, and still be.
ennio forina

The Dock Of Time

So far, so close.

Then far away again,

In an endless game of waves,

Kissing the shoreline and recede,

Touches of foam laughing

With the winds and sun.


So free, so forced,

So movable, so still,

So warm, so aloof,

So fickle, so steady,

Unreachable though prisoner

In my field of attraction.

So different, though the same,

Like the restless sea water,

That I watched rolling up

Just a fluctuating skirt,

While I am lingering

on the Dock of Time.

ennio forina 2017

 

ennio forina