PRESAGI
“Qualcuno dice di non avere ha più il tempo, altri la possibilità, o la volontà, o la capacità e nemmeno il desiderio di riflettere, accettando le cose come sono. Ma la maggior parte di persone non ha tutte queste cose insieme ed è per questo che il genere umano sta procedendo ancora una volta verso un baratro, forse il peggiore di sempre, perché senza la riflessione profonda non vi è saggezza.” E.R.F. Summer, 2012
Quando decisi di aprire un profilo e un sito, per condividere le mie riflessioni e anche le mie emozioni con lo sconosciuto popolo sensibile che sapevo essere presente seppur drammaticamente minoritario nello sterminato territorio della voluta e celebrata ignoranza, dell’egoismo estremo, della prepotenza e della incapacità di praticare il pensiero profondo, affermai che dalla conseguente decadenza, si sarebbe passati facilmente all’avvento di una nuova era della barbarie e questo ormai, credo sia evidente anche ai più ingenui e sprovveduti degli osservatori.
Io parlo spesso di Amore, amore universale, esteso, amore materno sacro, amore che unisce, amore regalato e non posseduto perché nel mondo umano e intorno a me l’odio, il rancore, il disprezzo, l’avidità e l’invidia stanno crescendo come un cancro inarrestabile e ormai siamo all’inizio di una metastasi distruttiva.
Allora nella mia presentazione scrissi che la sensibilità era la più alta forma di intelligenza, ma aggiungo ora che la sensibilità è anche un’arte e che come tutte le arti va coltivata, allenata per poter produrre i suoi benefici frutti e infine perché la sensibilità si traduce nelle innumerevoli forme di amore che arricchiscono l’anima e danno direzione all’essere. Ma la maggior parte dell’umanità pensa che l’amore sia un’utopia e preferisce la distopia del possesso, dell’avere ad ogni costo.
Nel lungo intervallo di decadenza, la sensibilità è stata avvilita, ignorata, disprezzata abbandonata e al suo posto gli individui hanno ceduto alle lusinghe e all’onnipotenza della tecnologia e si sono illusi di fare storia parteggiando per un partito o un’altro, una fazione o un’altra, che non avevano non hanno vere idee evolutive ma lottano, come da sempre, solo per la supremazia, il controllo e il potere: il denaro, il possesso, il dio di sempre. In realtà, ancora una volta l’umanità sta seguendo i suoi incubi pensando che siano sogni.
Ora, a tutti i miei cari amici il cui cuore sanguina e la mente si tormenta per gli orrendi misfatti che ogni singolo attimo compiamo sul mondo vivente, posso dire che, come era prevedibile, il male che facciamo per avidità e indifferenza, che non abbiamo voluto e saputo impedire ci sta tornando indietro, come è sempre stato, ma in luoghi e tempi più circoscritti, ora invece è generale.I) segni dell’era della distruzione sono evidenti nel carattere degli individui e dei gruppi nonché dei popoli.
Tutti vogliono il proprio bene, si preoccupano per il pianeta perché il pianeta deve soddisfare le nostre esigenze, non perché essi sentano “amore” per il pianeta.
È solo un’altra forma di egoismo stigmatizzata dall’uso del pronome possessivo “nostro” nostro pianeta, nostro ambiente, nostra esistenza futura. Dimenticando che “nostro” è anche questo cancro.
Gli animali e le piante, continuano a soffrire come hanno sempre sofferto per causa nostra, per volontà nostra, per prepotenza demoniaca, perversa, ma questa scelta di sfruttamento incontrollato, inarrestabile, ad ogni livello, collettivo, famigliare, individuale di egoismo supremo ha portato questo infausta specie umana sull’orlo di quello che credeva un orizzonte che al contrario, è un baratro. Quindi, aspettateci animali, che forse vi raggiungeremo presto, e sarà giusto!
Abbiamo costretto gli animali a soffrire nel nostro inferno, ma nel costruire questo inferno non ci siamo accorti che si stava ingrandendo inesorabilmente perché solo troppo pochi hanno cercato di fermarlo e adesso, l’inferno che abbiamo edificato per gli altri inghiottirà anche noi se non lo demoliamo del tutto perché non basterà fermarlo con qualche velleitario desiderio di pace e di misura alle ambizioni né un po’ di briciole di compassione sparse nel mondo. Solo gli stupidi continuano a prendere parte e indicare le colpe, degli uni o degli altri, siamo tutti colpevoli e recidivi nella colpa.
Per questo nostro cancro non c’è altra cura possibile dell’Amore e l’Amore non è un’utopia ma è l’energia che unisce creativamente ogni particella dell’intero Cosmo.
Purtroppo, chi non conosce la fonte dell’amore sensibile, vero, universale, esteso, altruista attende solo il colpo di vento che lo farà precipitare nell’abisso.
Ennio Romano Forina