L’ambiente sociale è uno dei molti fattori che influenzano le attitudini dei giovani, uno dei più determinanti certo ma non l’unico…alla base di tutto ci sono le scelte che dovrebbero derivare dall’intelligenza sensibile che gli animali hanno e che noi abbiamo perso…quella che ti fa chiedere il perché delle cose ( per quello che riguarda noi, gli animali non devono chiederselo perché lo sanno già) senza accettare passivamente le verità comode che poi tutti noi usiamo per convenienza. Bisogna mettere la convenienza al secondo o terzo posto e l’obiettività al primo. L’obiettività deriva dalla Natura dove tutto è obiettivo anche nei suoi aspetti più drammatici. Basterebbe osservare attentamente i fenomeni naturali per capire quali scelte della Natura siano da adottare e/o da migliorare e quali debbano essere abbandonate come dei semplici passi evolutivi che hanno compiuto la loro funzione e possono essere sostituiti da altri. La Vita è prepotente, deve esserlo per proseguire ma è capace di proseguire anche in altri modi che non sono prepotenti o antitetici alla vita stessa…il guaio della specie umana è che non sceglie di seguire la strada dell’opportuno e della perfezione ma quella della convenienza cieca e dello sfruttamento senza visione: La Natura evolve se stessa perché sperimenta sempre metodi migliori e si rinnova continuamente perfezionandosi, noi siamo nel circolo vizioso della nostra incapacità di vedere, sentire, ascoltare e analizzare oltre le nostre artefatte e limitatissime prospettive dettate dall’aver preso la strada sbagliata, utilizzando male le nostre maggiori capacità gratuite e affidandoci solo ad esse che ci hanno finora fatto progredire e predominare solo tecnologicamente ma in fatto di percezione cosmica, un albero o un animale qualsiasi conoscono molto più di noi come realmente vanno le cose. Lo sanno perché non hanno frapposto fra loro e la loro origine nessuno schermo opaco e deformante come quello che abbiamo generato noi nel nostro smarrimento esistenziale.
Month: April 2019
Bullismo “In Fieri”
Sempre più spesso siamo informati del fenomeno dilagante del bullismo adolescenziale e tutto quello che media ed esperti sanno dire al riguardo è la solita cantilena del disagio e della mancanza di “valori” senza precisare cosa sia il disagio e cosa e quali siano i valori, dato che la maggior parte dei “bulli” deriva da famiglie agiate a cui non fanno mancare nulla…come sempre si sente dire da madri e padri i cui figli hanno compiuto malefatte per auto assolversi: “A mio figlio ho dato tutto!” Tutto cosa?
Io sono nauseato da tutta questa superficiale supponenza da parte dell’aristocrazia della comunicazione e da parte di tutti i benpensanti titolati o meno e di dover ascoltare le loro inconcludenti stereotipe opinioni. Il bullismo infantile e adulto c’è sempre stato ma in alcuni altri tempi esistevano le punizioni che limitavano i comportamenti asociali…ed esistevano dei precisi ranghi odiosi perché derivanti dalle società a carattere patriarcale che hanno preceduto questa attuale, oggi non ci sono più quei parametri educativi assolutistici e impositivi sulle giovani generazioni, ed è un bene ma purtroppo oggi accade l’esatto contrario, la gioventù è per definizione sempre buona, promettente e sacra, come una casta di intoccabili che non si possono nemmeno redarguire per non sconvolgere il loro equilibrio psichico così vediamo le cose peggiorare con baby gang che assaltano persone per strada o entrano nelle case e seviziano e uccidono persone che non possono difendersi. Li vediamo vessare i loro coetanei o attaccare chiunque per strada senza ragione ma solo per dimostrare la superiorità attraverso la distruzione del più debole come si fa del resto per gli animali, è sufficiente che questi branchi sciolti incontrino soggetti un po’ diversi e vulnerabili per agire con impeccabile sadismo degno delle peggiori espressioni malefiche sempre ricorrenti delle società umane. La violenza e la brutalità infantile gratuita c’è sempre stata, fa parte della riflessione precedente che ho fatto su questo media, ognuno di noi porta le impronte genetiche dei nostri antenati in linea genealogica anche quelli antichissimi, perché anche se i genitori diretti sono persone buone o positive essi sono solo due, i nonni sono quattro e tutti gli altri che hanno trasferito nelle nuove generazioni i loro geni e le loro attitudini sono molti di più…io ho conosciuto l’aggressività gratuita infantile in tempi in cui i parametri educativi erano diversi e ad essa non veniva dato tutto l’agio e la condiscendenza o persino il plauso che si dà oggi con il risultato che vediamo il disfacimento e la decadenza diffondersi sempre di più nel tessuto sociale partendo dai virgulti, da quelli che dovrebbero costituire il promettente futuro.
Io credo che episodi di prepotenza sia fisica che virtuale aumenteranno se non vi sarà una consapevolezza del fenomeno le cose andranno sempre peggio in questa era senza voler riconoscere che dalla decadenza alla barbarie il passo è beve. Parlare di “valori” senza saper indicare i valori e i principi della coesistenza e della tolleranza è del tutto inutile, prima di tutto si devono individuare questi valori, alcuni possono provenire anche dalla saggezza dal passato, altri sono reperibili dalla Natura stessa da cui derivano molte delle nostre più nobili ispirazioni ma la natura si sa ormai è solo un grande campo di sfruttamento e gioco per il genere umano… ma che vanno ben interpretati anche, ma altri ancora dovrebbero essere principi e indicazioni nuove ed evolute…ma come si a rappresentare alle nuove generazioni principi evoluti in una realtà in cui di evoluto c’é solo la tecnologia mentre l’etica resta a livelli primordiali di egoismo e sopraffazione? Anche se al posto delle clave si usano la finanza, l’abilità di interpretare le leggi, l’egemonia delle caste politiche e/o di categorie dominanti e infine il perenne sonno della ragione dei popoli.
Ennio Romano Forina
Mai Diventati Adulti
I bambini non vengono al mondo senza impronte di chi li ha preceduti…cioè non sono “puri” come comunemente si crede, caratteri impulsi e attitudini vengono trasferiti dai geni degli adulti e in parte ogni principiante della vita deve far i conti con queste ereditate attitudini…tuttavia è vero che essi sono anche più vicini all’essenza del mistero che chiamiamo vita, essendo passati attraverso la dimensione della nascita come attraverso un filtro purificatore di scorie pregresse, ma non del tutto, essi hanno una maggiore capacità di percepire sensazioni genuine e veritiere rispetto a quelle della normale mente di un adulto, stimoli e pulsioni vitali che si riscontrano nell’impulso del gioco, capacità di meravigliarsi per le cose che l’adulto considera insignificanti e che sono invece per il bimbo la sostanza vera della vita, ma allo stesso tempo è necessario che da subito imparino a discernere e a individuare la via evolutiva dell’anima così come gli organismi sanno compiere da soli i necessari passi evolutivi attraverso la nascita e l’adattamento alle nuove e sempre diverse realtà. Ma gli adulti che hanno trascurato o perso la capacità sensibile di percepire e cercare l’essenza e la ragione delle cose, non sono idonei ad insegnare nulla ai piccoli, nei migliori dei casi sono solo in grado di preoccuparsi di un loro inserimento nella società umana ai più prestigiosi o confortevoli livelli e di gratificarli eccessivamente non per vero amore, creativo e altruista, come quello che hanno gli altri animali essendo scevri delle nostre false strutture mentali sovrapposte, ma per garantirsi un ritorno egoistico affettivo insegnando loro l’opportunismo affettivo, anziché la comunicazione e l’interazione generosa e simbiotica per la conoscenza degli/e con gli altri esseri viventi della propria o di qualsiasi altra specie. Non c’è da stupirsi dunque che la realtà umana sia dei giovani che degli adulti sia così conflittuale a tutti i livelli, drammatica, deludente, triste e scialba confusa e follemente persa e sopratutto dannosa agli umani stessi e a tutto il mondo che gli umani credono di possedere.
Ci ritroviamo così nei deserti delle mega città persi fra milioni di altre vaganti e perse anime, ognuna delle quali guarda alle altre come il naufrago arso dalla sete, mentre si regge a stento a galla sui relitti delle false convenzioni e credenze guarda il mare intorno e grida pensando: “Acqua, acqua ovunque e non una goccia che possa dissetare.
Dominatori del Destino
Per quanto possiamo tentare di controllare i nostri destini
abbiamo solo un debole potere su essi
possiamo solo resistere o rassegnarci
cercando di contrastare le avversità
ed ogni improvvisa o annunciata tempesta
che attraversi il sentiero della nostra vita
consapevoli o meno del suo arrivo
o del tutto ignari e colti di sorpresa
per quello che vogliamo decidere
o per il volere e la ragione di altri che siano contro o amiamo.
Per sentimenti d’amore persi o ritrovati
per malintesi o comprensione
per errori o giuste cause
per abbandoni e nostalgie
per tutti i pensieri espressi
per le parole non dette
rimaste celate nei recessi dell’anima
per tutte le inascoltate parole vaganti nell’aria
trascinate dai venti alla ricerca del prescelto cuore
su cui posarsi a generar nuova vita
per tutti i sorrisi repressi e le lacrime versate
per l’amore raggiunto e perso
per la gioia regalata e spesa
per l’amore inesausto che si nutre dei sogni veri che nascono
e si riconoscono nella limpida notte illuminata dalla luna
mentre nella nebbia si formano solo le illusioni.
Ma a dispetto di quello e quanto siamo riusciti a dare e fare
nonostante ogni dolore e delusione
o durevole o effimera felicità raggiunta
vedremo sempre innanzi a noi le due stesse vie
che dal principio sono state aperte
una della rassegnazione, l’altra della resilienza
se avremo osato nonostante tutto a non cedere
all’impatto tremendo del destino.
Oltre la nostra volontà e oltre le speranze
ciò che alla fine veramente conta
non è quello che siamo riusciti ad ottenere
ma la sincerità, la profondità e la forza dell’Amore
che ha guidato la nostra volontà e il nostro agire
perché se non possiamo dominare i nostri destini
di sicuro possiamo guidare le nostre anime.
Ennio Romano Forina 25 Aprile 2018
L’Essenza del Bene e la Non-Essenza del Male
Quantunque gli effetti del Male possano essere infiniti, il Male non esiste come entità. Laddove il Bene è un’Energia che cerca senza soluzione di continuità la perfezione e l’Armonia cioè l’Amore universale – è questo è appunto quello che accade nel Cosmo – Il Male altro non è che l’“assenza” del Bene e quindi della energia creativa dell’Amore. Dove non c’è il Bene si produce il Male con i suoi infiniti aspetti, che però a differenza del Bene, che si può generare e realizzare anche se imperfetto e per gradi, il Male può essere solo e unicamente perfetto… perfettamente il Nulla.
Ecco perché chi invece di cercare l’Armonia con il Tutto, il mondo vivente intero rispettandolo e amandolo, nell’atto stesso di distruggere, riceve la sua punizione, distruggendo se stesso nella sua scelta di progredire verso il perfetto Nulla.
Un esempio concreto per questo concetto?
Se siete in grado di provare empatia e compassione e desiderate aiutare un altro essere vivente qualsiasi, vuol dire che riconoscete e sentite la sua anima e stabilite con essa una connessione creativa dinamica e vitale, vale a dire: Cosmica e insieme a buon diritto rientrate nel flusso delle armonie cosmiche creative.
Se lo uccidete vuol dire che non siete in grado di sentire né la sua né la vostra anima che se non è ancora del tutto annullata è nel processo di esserlo poiché senza connessioni intime con il “Tutto” Cosmico e ogni sua singola parte non c’è esistenza.
L’Anima è come una singola goccia d’acqua che deve unirsi alle altre gocce e procedere verso il grande oceano con tutte le altre gocce, sorelle e amiche e amate.
Nessuna anima da sola, può progredire nel sentiero e nel flusso dell’Armonia e dell’Amore.
Ennio Romano Forina
Buona Primavera!
QUALE PASQUA?
So che ai carnefici e ai consumatori di questi piccoli cadaveri non fa nessuna impressione vederli appesi prima di essere sgozzati, che siano costretti a sentire il sangue del macello e non l’odore e il sapore caldo e dolce della poppata che credevano di ricevere nascendo…ai carnefici non fa impressione che siano stati strappati dalle mammelle delle madri che li hanno portati nel loro grembo con lo stesso amore materno delle madri umane, poiché l’amore materno è universale, non inventato da noi, ma esistente e all’origine di tutto il mondo vivente molto prima di noi.. più nobile del nostro, perché più puro, innocente e incondizionato, scevro dagli egoismi che sono invece una specifica caratteristica umana.
Dedico dunque questo messaggio a tutti gli ipocriti che direttamente e indirettamente attuano il massacro, qualunque sia il loro abito esteriore,
la loro stirpe, il loro costume e il loro credo, il sangue degli innocenti che fanno versare rivela le loro squallide anime e li accomuna tutti.
Ormai siamo assuefatti alle immagini più atroci, le menti ottuse umane stordite da tante false realtà non percepiscono più il dolore e la sofferenza nel vedere le scene orrende diffuse nei social media, dell’allevamento e dell’uccisione degli animali, come noi animali siamo, solo prepotenti, immensamente più crudeli e distruttivi per motivi futili, non per reale necessità e rompendo tutti gli equilibri naturali.
Glorifichiamo la nefandezza in queste feste sporche del sangue e della vergogna delle nostre menzogne in cui vogliamo credere e che insegniamo alle prossime generazioni. Alla ragazzina salvapianeta e a tutti i giovani che si sono mobilitati al suo richiamo voglio solo suggerire una modifica sostanziale agli slogan usati nelle manifestazioni…
The World is not OURS! Il mondo non è il NOSTRO mondo. Noi siamo solo abitanti e parte di altre parti con gli stessi diritti e gli stessi limiti in rispetto degli equilibri naturali che abbiamo SELVAGGIAMENTE infranto. Non si deve salvare il mondo vivente per salvare il futuro delle giovani generazioni umane, ma perché è un delitto! Ed è giusto e sacro non distruggerlo per i nostri vizi e la nostra presunzione.
Ma ora è davvero il tempo delle parole…che possono forse più delle immagini cruente o quelle di cuccioli evocanti dolcezza e compassione poiché non fanno più effetto, quelle brutte vengono immediatamente neutralizzate, cauterizzate, sepolte nell’oblio del pensiero debole ed esorcizzate, quelle belle ignorate o viste superficialmente, la maggior parte dei popoli sono diventati ancora più insensibili di sempre a quello che si evidenzia in immagini a meno che si assista all’orrore direttamente, ma le parole invece devono essere decifrate, elaborate nelle mente di chi le legge o le ascolta e in questo processo si è costretti a sentire di più il dolore altrui nel pensiero mentre con lo sguardo lo si ignora. ci pensino i cultori dei pranzi festosi con la morte nel piatto, all’atto di uccidere una piccola creatura e di affondare il coltello nella sua gola mentre si dimena e piange chiamando la madre…pensateci bene, con quel che resta delle vostre menti, anche se siete abituati a pensare solo con la pancia, può darsi allora che un barlume di coscienza possa rinascere anche in voi.
Ennio Romano Forina
La Beata Ignoranza.
L’ignoranza è come il fango,
più ci si sguazza dentro,
più ci si diverte.
Ennio Romano Forina