QUALE PASQUA?
So che ai carnefici e ai consumatori di questi piccoli cadaveri non fa nessuna impressione vederli appesi prima di essere sgozzati, che siano costretti a sentire il sangue del macello e non l’odore e il sapore caldo e dolce della poppata che credevano di ricevere nascendo…ai carnefici non fa impressione che siano stati strappati dalle mammelle delle madri che li hanno portati nel loro grembo con lo stesso amore materno delle madri umane, poiché l’amore materno è universale, non inventato da noi, ma esistente e all’origine di tutto il mondo vivente molto prima di noi.. più nobile del nostro, perché più puro, innocente e incondizionato, scevro dagli egoismi che sono invece una specifica caratteristica umana.
Dedico dunque questo messaggio a tutti gli ipocriti che direttamente e indirettamente attuano il massacro, qualunque sia il loro abito esteriore,
la loro stirpe, il loro costume e il loro credo, il sangue degli innocenti che fanno versare rivela le loro squallide anime e li accomuna tutti.
Ormai siamo assuefatti alle immagini più atroci, le menti ottuse umane stordite da tante false realtà non percepiscono più il dolore e la sofferenza nel vedere le scene orrende diffuse nei social media, dell’allevamento e dell’uccisione degli animali, come noi animali siamo, solo prepotenti, immensamente più crudeli e distruttivi per motivi futili, non per reale necessità e rompendo tutti gli equilibri naturali.
Glorifichiamo la nefandezza in queste feste sporche del sangue e della vergogna delle nostre menzogne in cui vogliamo credere e che insegniamo alle prossime generazioni. Alla ragazzina salvapianeta e a tutti i giovani che si sono mobilitati al suo richiamo voglio solo suggerire una modifica sostanziale agli slogan usati nelle manifestazioni…
The World is not OURS! Il mondo non è il NOSTRO mondo. Noi siamo solo abitanti e parte di altre parti con gli stessi diritti e gli stessi limiti in rispetto degli equilibri naturali che abbiamo SELVAGGIAMENTE infranto. Non si deve salvare il mondo vivente per salvare il futuro delle giovani generazioni umane, ma perché è un delitto! Ed è giusto e sacro non distruggerlo per i nostri vizi e la nostra presunzione.
Ma ora è davvero il tempo delle parole…che possono forse più delle immagini cruente o quelle di cuccioli evocanti dolcezza e compassione poiché non fanno più effetto, quelle brutte vengono immediatamente neutralizzate, cauterizzate, sepolte nell’oblio del pensiero debole ed esorcizzate, quelle belle ignorate o viste superficialmente, la maggior parte dei popoli sono diventati ancora più insensibili di sempre a quello che si evidenzia in immagini a meno che si assista all’orrore direttamente, ma le parole invece devono essere decifrate, elaborate nelle mente di chi le legge o le ascolta e in questo processo si è costretti a sentire di più il dolore altrui nel pensiero mentre con lo sguardo lo si ignora. ci pensino i cultori dei pranzi festosi con la morte nel piatto, all’atto di uccidere una piccola creatura e di affondare il coltello nella sua gola mentre si dimena e piange chiamando la madre…pensateci bene, con quel che resta delle vostre menti, anche se siete abituati a pensare solo con la pancia, può darsi allora che un barlume di coscienza possa rinascere anche in voi.
Ennio Romano Forina
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