La Mitologia della Razza

Ennio Romano Forina

LA MITOLOGIA DELLA RAZZADato che il concetto di razza si basa sulle diversità fisiche si può affermare che ogni singolo individuo essendo diverso persino da chi lo ha generato, costituisca una razza a sé, e di conseguenza è ovvio concludere che, o esistono miliardi di razze che cambiano nel tempo per ogni singola generazione, oppure semplicemente che le razze non esistono, così come non esistono i confini geografici che sono una complessa convenzione per contenere la conflittualità umana. In realtà, ciò che realmente esiste, sono le differenze evolutive, non già fra etnie o popoli, ma fra individui e individui che, (per ambiente, volontà e vocazione) determinano la differenziazione di ciascuno, non tanto solo nella forma fisica ma sopratutto nella sensibilità, intelligenza, e capacità sviluppate che a loro volta non sono elementi assoluti ma variabili anche nell’arco dell’esistenza di ciascuno. Quindi è insulso continuare a parlare di razzismo e conseguentemente di antirazzismo come se fossero delle realtà essenziali, mentre sono delle mere invenzioni, vale a dire concetti che in sé non hanno consistenza né logica, né biologica ma sono dei puri artifici della artificiosa e spesso perversa ragione umana che per opportunismo e senza direzione segue i propri incubi pensando che siano sogni e costruisce miti piuttosto di cercare di capire la vera natura delle cose. Le diversità psichiche e fisiche individuali costituiscono la caratteristica prevalente della specie umana; se fossimo tutti uguali nella forme e nel colore saremmo come le formiche, cellule che non vivono una vita propria ma quella dell’intero organismo, e se fossimo tutti uguali nella mente e nell’anima non vi sarebbe il cammino evolutivo tecnologico e tantomeno etico. La diversità in tutte le forme di vita serve all’evoluzione della Vita, ma il Cosmo stesso è dinamismo creativo di elementi diversi. Basterebbe capire questo, per estinguere l’ignoranza e i miti dei popoli e dei governi che li guidano senza conoscere la direzione.

Ennio Romano Forina