La Sconosciuta Intelligenza Delle Piante

Da molto tempo sostengo, contrariamente al pensiero comune, che le potature delle piante non sono realmente necessarie né benefiche, salvo nei casi specifici nei quali il nostro intervento è di correzione o riparazione in seguito eventi naturali, come liberarle di rami secchi o aiutarle ad equilibrarsi. Io ritengo al contrario, la ragione vera per cui le piante fruttificano maggiormente dopo aver subito le potature, non sia uno stimolo “benefico” alla produttività, ma il fatto che la pianta percepisce le mutilazione subite dei suoi rami come un attacco da parte di voraci predatori erbivori, e “pensa” che sarà essere presto divorata e distrutta, perciò reagisce con una produzione di frutti più rapida e copiosa, solo per avere maggiori possibilità di riprodursi altrove prima di essere uccisa e non per ringraziarci della tortura e delle ferite a cui l’abbiamo sottoposta per nostra convenienza. Per me, questa è una delle tante mistificazioni che fanno parte dello scibile accettato a riprova del fatto che la specie umana è disposta a distorcere qualsiasi evidenza, qualsiasi azione o reazione del mondo vivente, perché è abituata da tempo immemore a credere a ciò che le fa comodo credere, con il risultato di aver inibito una effettiva evoluzione della mente che, a dispetto dei progressi tecnologici, per molti versi resta sempre ad uno stadio primordiale dimostrando una intelligenza circoscritta e una sensibilità e intuito ancor più limitati. La prova di questa mia teoria sta nel fatto che le piante tutte e gli alberi in questo caso hanno saputo con la loro intelligenza e consapevolezza realizzare la base di tutto ciò che fa vivere il mondo vivente e consente al pianeta di essere la perla verde azzurra che è poiché senza la loro intelligenza sarebbe un mondo arido circondato da un’atmosfera venefica e senza vita.Quindi quando tagliamo i rami e le foglie che sono organi vitali per la pianta che devono fornire le sostanze che a loro servono per tutte le loro funzioni vitali della pianta stesse e di quelle simbiotiche con gli altri animali affermando che lo facciamo per favorirle e proteggerle siamo solo degli imbecilli presuntuosi e superficiali. La mia teoria è il frutto di osservazioni e intuizioni completamente individuali, non è estrapolata da nessuna altra fonte, il che non esclude che altre persone nel campo delle scienze botaniche e campi attigui siano arrivati alle mie stesse conclusioni, ma non essendo possibile essere a conoscenza del pensiero espresso e dichiarato da sette miliardi di individui mi limito a dire che ho già pubblicato articoli anni fa, sul mio blog e sui social nei quali asserivo questa teoria, in contrasto con l’idea arbitraria comunque diffusissima, che tagliare i rami degli alberi faccia sempre e comunque bene, agli alberi e anche a noi. Spesso gli alberi che cadono come le conifere hanno equilibri più precari e radici ridotte con baricentri spostati in alto e esposti maggiormente ai venti forti proprio perché gli alberi che subiscono il taglio dei rami bassi si elevano in altezza per la stessa ragione, per sfuggire ai loro predatori…è assodato infatti, che le sequoia dello Yellowstone sono alberi giganteschi per sfuggire alle fauci dei grand dinosauri erbivori che in quella parte del mondo abbondavano prima dell’estinzione. In conclusione, le potature di rami e foglie vivi sono offese e privazioni di organi per le piante che sanno reagire anche a queste ferite per le loro straordinarie capacità di ripresa e riparazione e non perché ne traggano un reale beneficio.
Da “A Different Evolution” Ennio Romano Forina

Poema D’Amore. Parte/1

Dedicato a tutte le donne che hanno aperto il cuore
al fuoco dell’Amore per riscaldarlo e non per farlo bruciare.

Se vuoi sapere perché tra tanti sguardi ho scelto il tuo,
non chiederlo a me, chiedilo ai miei occhi, 
che non si stancano mai di perdersi nei tuoi.
Chiedilo alle mie mani, che su te si librano
dispiegando ali di un rapace amore 
che strappa lentamente le vesti adagiate sul tuo corpo 
per vederti affiorare splendida dal sogno, 
come diafana dea dall’acqua emerge

bagnandosi di sole.

Chiedilo alle mie labbra, che accendono le tue 
del rosso dorato che al mare regalano i tramonti,
alla mia bocca, che si posa leggera sul tuo viso

e bacia e morde quella tua dischiusa 
per dissetarsi nei torrenti impetuosi e caldi dei tuoi baci.

Chiedilo alle mie mani, mentre accarezzano e stringono le tue, 
al mio petto, che adagiato e premuto contro il tuo 
unisce in un’unico respiro i nostri due sospiri, 
ai generosi seni in cui lascio che il viso mio si affondi 
e in essi sommerso morderli e baciarli,

per rinascere in te ancora e dissetarmi alle tue sublimi sorgenti 
del dolce nettare, prezioso nutrimento della Vita .

Rincorrerti, ovunque sei, è più che il mio destino,
stringere il tuo corpo e l’anima insieme in un solo forte abbraccio, 
tenerti a me stretta e prigioniera e senza via di scampo,
e poi lasciarti libera di correre via in tutte le tue repentine fughe,
e divenire ogni volta la mia selvaggia e ambita preda 
inseguirti e raggiungerti in ogni tua ribelle corsa.

Afferrare il turbine dei tuoi capelli lunghi sciolti nel vento, 
farti cadere dove le onde s’avvolgono costringendoti alla resa 
e fra la sabbia e il mare accendere in te il fuoco

che brucia e non consuma e lancia i sensi oltre l’orizzonte 
superando ogni spazio e tempo conosciuti.

Scivolare, lungo le vertiginose discese delle tue gambe dischiuse, 
perdermi nel tuo viso di Luna e nel trionfo dei tuoi seni, 
sfiorando le tue guance, le svettanti cupole dei glutei,
tuffarmi, nell’architettura perfetta del trapezio
al centro del tuo corpo di donna,

che disegna e accoglie la dimora della nuova vita.

Tutto di te mi attrae e tutto voglio scoprire senza fine, 
pianure, monti e valli, della tua terra fruttifera, 
un continente intero da scoprire ed esplorare senza fine,
nei segreti templi ove si cela la primigenia essenza,
e dalle tue distese piane scendere nei tuoi abissi
attraverso i passaggi dove scorrono tutti gli umori della vita
.

L’Amore accade e forse non sappiamo come si accende, 
ma sappiamo quando per la sua potenza questo avviene,
come il fuoco, racchiuso nella profonda terra 
trova sfogo senza alcun preavviso all’aria aperta,
brucia la vita intorno ma al tempo stesso la rinnova.

L’amore vero non conosce paura e non si cela 
dietro cortine di falsi e ipocriti pudori,
ha il coraggio di mostrarsi in piena luce e in volto. 
L’Amore avvolge nel suo immenso calore. 
L’Amore irrompe prepotente, desidera, diventa, cresce, straripa, 
e rompe argini e barriere come un impetuoso fiume in piena, 
come un uragano, non si può arrestare, 
spazzando via ogni altro scialbo e spento sentimento 
e tutto quanto non è forte, ricco e vero.

Come l’immaginazione, l’Amore è sconfinato,
sregolato e ribelle, visionario per mirabile follia creativa,
pervade i sensi, li accentua, li accresce e li fa perfetti, 
l’Amore è la certezza ed è paura che la certezza poi svanisca 
e se è tutte queste cose, l’Amore è anche unico e leale, 
quando è così tanto non serve altro che un infinito tempo per donare,
l’Amore che non esita e che sceglie la sua strada e non vacilla, 
che indomito ama sempre, anche sconfitto ma non vinto.

L’Amore vero non illude, non si stanca e non si arrende , 
non è un fuoco di paglia che si estingue in breve, 
l’ Amore che si placa e non rinasce sempre non è amore,

lascia solo cenere e polvere spenta che non dà calore, 
e il cuore perso in un deserto fatto di vuoto gelo.

L’Amore è quello che ti soffoca di baci, 
e che in ogni istante ti sorprende,
e quando di notte il sonno scende e tornano le ombre 
di paure e ansie invano obliate di giorno dalla luce, 
si adagia al tuo fianco e avvolge le sue ali strette intorno a te
per essere sicuro che i tuoi sogni siano lieti e lievi,
e ti copre e ti nasconde, ti abbraccia, ti colma e ti rassicura, 
e quando ti risvegli l’Amore è un’alba d’oro
e il fuoco di un vulcano.

L’Amore è quando dove tu cammini diventa il paradiso,
è il tessuto che avvolge il calore del tuo corpo

che prende vita a toccarlo come fosse la tua stessa diafana pelle 
e diffonde il tuo profumo di femmina e la tua dolce essenza.
L’Amore è nei tuoi veloci passi, in ogni tuo sorriso
nel ritmo fluido delle onde dei tuoi fianchi,

che seguo e sento vibrare fra le mani.

L’Amore è quando ogni parte del mio corpo 
freme al solo pensiero di sfiorare il tuo, 
è prenderti per mano mentre guardandomi scosti i capelli dal tuo viso, 
l’Amore è quando ci cattura nel vortice di una nube mistica di oblio,
che si avvolge attorno a noi e tutto il resto esclude.

Non so quanta parte d’amore davvero hai prima conosciuto 
ma l’amore vero non è parte di poco o tanto,
può esser solo tutto o non è niente,
ma il tutto fa paura più del niente anche se spesso lascia
scorrere via gli irripetibili incroci del destino. 
Ma questo non importa, quel che è certo,
qualunque sia stato il suo destino, qualunque cosa accada, 
devi esser certa che questo mio amore
ti ha davvero immensamente amata.

Le parole vere anche se inascoltate,
sono atti d’amore che non si possono negare, 
sono carezze e baci, schiaffi e desideri,

labbra dischiuse su frasi prigioniere e represse
sono colpi d’Amore, seni palpitanti al respiro eccitato,
sono sudore, umore, cosce che ti cingono e ti fanno prigioniero, 
Le parole non sono solo suoni o segni,

sono lo sguardo dell’anima e del cuore,
messaggeri imperfetti ma potenti delle visioni e i sensi, 
sanno esprimere pensieri più veri dei reali gesti, 
possono convincere o dissuadere, ferire e a volte far morire,
sono le tumultuose labbra che mi consumano di baci
provocando tempestose maree di fluidi vitali.

e le parole sanno far l’amore, diventando energia pura 
che viaggia senza limiti e accende anche lontano un altro fuoco.

L’Amore è ciò che il solo tuo pensiero desta in me, 
che attinge dall’impulso vero della Vita e non si può arrestare,
trascina inesorabilmente come un vortice d’onda,

e in me e sopra me si avvolge e mi sommerge.
Voglio essere tuo, voglio riempirti di me, voglio che mi divori, 
sei una donna combattiva, libera e fiera e io
ero
un uomo vero prigioniero nella tua trappola d’amore.
Ma tu non sei solo una donna, sei un campo di battaglia
e ti presenti in armi alla disfida dell’Amore 
piantando tutti i tuoi vessilli d’indaco sulle battaglie vinte,
ma spesso vincere tutte le battaglie,

non vuol dire affatto vincere la guerra.

Tutto il mio essere adesso può darti una risposta, 
siamo frammenti di Cosmo, stelle, pianeti,
comete o meteore vaganti, catturate nell’onde 
di attrazioni misteriose per destini diversi e sconosciuti, 
e quando un impatto d’anime infine avviene, 
cambia per sempre l’Universo stesso.
Questo è l’unico Amore, primordiale, mistico e vero,
ed è questo l’Amore così potente, audace e certo, 
che ancora vuol dirti che tu sei nel mio cuore al tempo stesso, 
immensamente libera e immensamente mia.

Tu sei la forma visibile di tutto ciò che esiste…
sei la spiaggia e le onde del mare
sei l’aria e il vento e sei le terre emerse, 
sei le foreste e i laghi, sei le calde e umide caverne 
e le distese d’erba, sei del fiume la sorgente
sei l’Amore, sei polvere di stelle e sei la Luna.

Ennio Romano Forina / Estate 2019

 

l’Isola Che Sogna

C’è un’isola sognante 

nata dalla collisione 

di due anime amanti

tra la Luna e il Mare

sopra le  calme acque

e sopra le tempeste.

È sospesa nel tempo

che le scorre intorno

senza trascinarla via.

Solo la Luna,

dimora dei sogni

più segreti e veri

conosce il suo destino.

Lei, che roteando in cielo

tutto osserva e scruta,

dall’oceano dell’anima 

attrae anche i miei pensieri

li riscrive e nei suoi raggi

sull’Isola splendente

li riflette con parole vive:

“Se ti terrò stretta a me,

l’Isola si stringerà a noi.

Se ti abbraccerò,

l’isola ci accoglierà.

Se sarai nei miei pensieri

l’Isola ci nutrirà.

Se vorrò raggiungerti

l’Isola aspetterà per noi.

Quando avrai paura

l’Isola sarà il riparo

e se ti perderai

l’Isola sarà il tuo faro.

Ma amarti ormai è una certezza

anche senza un’Isola

che incantata sogna,

sempre sospesa, fra la Luna e il Mare.

Ennio Romano Forina