Mai Diventati Adulti

I bambini non vengono al mondo senza impronte di chi li ha preceduti…cioè non sono “puri” come comunemente si crede, caratteri impulsi e attitudini vengono trasferiti dai geni degli adulti e in parte ogni principiante della vita deve far i conti con queste ereditate attitudini…tuttavia è vero che essi sono anche più vicini all’essenza del mistero che chiamiamo vita, essendo passati attraverso la dimensione della nascita come attraverso un filtro purificatore di scorie pregresse, ma non del tutto, essi hanno una maggiore capacità di percepire sensazioni genuine e veritiere rispetto a quelle della normale mente di un adulto, stimoli e pulsioni vitali che si riscontrano nell’impulso del gioco, capacità di meravigliarsi per le cose che l’adulto considera insignificanti e che sono invece per il bimbo la sostanza vera della vita, ma allo stesso tempo è necessario che da subito imparino a discernere e a individuare la via evolutiva dell’anima così come gli organismi sanno compiere da soli i necessari passi evolutivi attraverso la nascita e l’adattamento alle nuove e sempre diverse realtà. Ma gli adulti che hanno trascurato o perso la capacità sensibile di percepire e cercare l’essenza e la ragione delle cose, non sono idonei ad insegnare nulla ai piccoli, nei migliori dei casi sono solo in grado di preoccuparsi di un loro inserimento nella società umana ai più prestigiosi o confortevoli livelli e di gratificarli eccessivamente non per vero amore, creativo e altruista, come quello che hanno gli altri animali essendo scevri delle nostre false strutture mentali sovrapposte, ma per garantirsi un ritorno egoistico affettivo insegnando loro l’opportunismo affettivo, anziché la comunicazione e l’interazione generosa e simbiotica per la conoscenza degli/e con gli altri esseri viventi della propria o di qualsiasi altra specie. Non c’è da stupirsi dunque che la realtà umana sia dei giovani che degli adulti sia così conflittuale a tutti i livelli, drammatica, deludente, triste e scialba confusa e follemente persa e sopratutto dannosa agli umani stessi e a tutto il mondo che gli umani credono di possedere. 

Ci ritroviamo così nei deserti delle mega città persi fra milioni di altre vaganti e perse anime, ognuna delle quali guarda alle altre come il naufrago arso dalla sete, mentre si regge a stento a galla sui relitti delle false convenzioni e credenze guarda il mare intorno e grida pensando: “Acqua, acqua ovunque e non una goccia che possa dissetare.

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