Inizio da qui un lungo viaggio a tappe nei sentieri della mente e della riflessione profonda, come un investigatore che percorre le scene di molti delitti compiuti dalla presunzione umana che da sempre ha tentato di nascondere la sue responsabilità per i danni compiuti con i pretesti più assurdi e falsi di molte religioni.
Mi scuso in anticipo con chi mi segue, per i testi che pubblicherò, concepiti come semplici note di viaggio, poco curate, anche a causa dei terribili tempi che stiamo attraversando.
Appunto, “Note di un viaggiatore della mente”, che per anni ha dedicato tutto il tempo possibile raccogliendo indizi ovunque, per conquistare non la Verità assoluta ma elementi, parti di verità da utilizzare come punti di riferimento nel lungo infinito cammino della conoscenza dell’origine di tutto quanto è e vive . Fuori dei pretestuosi schemi e architetture fittizie di tante religioni, filosofie e stadi di conoscenze scientifiche stabilite come assolute, a volte con caratteristiche di veri e propri dogmi o quantomeno assiomi accettati senza poter essere verificati ma convenienti spesso a confortare la mente umana nei suoi limiti.
Ennio Romano Forina
PIRAMIDI E ALTRE MERAVIGLIE
Sì, la storia della civilizzazione del genere umano è costellata da opere straordinarie e mirabili, che richiedevano l’impiego di intelligenti soluzioni, ma il cui scopo e ragioni erano decisamente stupide.
Molta intelligenza impiegata e sprecata per idee senza senso o addirittura perverse e malefiche.
Farò alcuni esempi- Tutti lodano le piramidi cercando di trovare in quelle forme geometriche così perfette e nelle dimensioni, nella capacità di essere stati in grado di costruire simili edifici, l’esempio dell’intelligenza umana nelle più antiche civiltà. Egiziani, Assiro Babilonesi, e numerosi altri esempi riscontrabili in popoli diversi collocati su continenti diversi, hanno suscitato la fantasia e le congetture più bizzarre o più affascinanti, come il possibile intervento di esseri alieni che avrebbero, visitando il pianeta in un tempo lontano, influito sui preistorici umani consegnando loro le chiavi di una intelligenza superiore e la capacità di sfruttare meglio i loro cervelli.
Un esempio emblematico di queste attitudini di pensiero lo abbiamo trovato nel film 2001 Odissea nello spazio, così tanto lodato e che personalmente ho trovato assolutamente mediocre e persino mistificante.
L’idea che la specie umana abbia sviluppato un tipo di intelligenza “superiore” per l’intervento di un monolito alieno che avrebbe acceso la scintilla di altre intelligenze cosmiche già evolute, non è soltanto ridicola ma nemmeno originale.Derivata da concezioni bibliche analoghe a quelle di tutte le religioni.
Niente altro che la replica in chiave moderna tecnologica del fuoco divino che ha plasmato l’uomo privilegiandolo di una intelligenza superiore, per chissà quali meriti e quali fini. Perché mai poi solo l’umanoide erectus simile in tutto agli altri animali, avrebbe meritato di acquisire un ruolo speciale nell’ambito del mondo vivente? Perché non tutti allora? È semplice, il film non fa altro che riportare la concezione mitica biblica della predilezione del creatore per la sua opera ultima che tra l’altro, si è dimostrata la meno riuscita e la più distruttiva se volessimo fare una constatazione di fatto ,specie alla luce degli avvenimenti di tutti i millenni, di tutti i secoli, fino all’attuale era.
Io penso che la spiegazione della indubbia bellezza delle piramidi non sia da cercare nell’intelligenza degli architetti umani del tempo, ma nel seguire le condizioni fisiche che la natura dettava e detta e mi spiego: l’ambizioso progetto di costruire una tomba per uno singolo, stupido soggetto, venerato come un dio ma che non era capace di costruirsela da solo, alla ricerca di una impossibile immortalità organica, era dettata da considerazioni di fatto, solo in questo la scintilla del genio si era accesa nella mente degli architetti, la consapevolezza che se si volevano costruire edifici tanto grandi e pesanti questi non potevano che avere QUELLA forma. Non avrebbero mai potuto costruire un cubo di pietra di quelle dimensioni nemmeno sacrificando il triplo di esistenze di animali e schiavi e sarebbe difficile persino oggi, nonostante tutte le energie meccaniche e materiali nuovi di cui disponiamo. Quindi qual’è la logica conclusione di questa mia riflessione se non il fatto che la ragione stupida della costruzione di una tomba immensa, che non serviva assolutamente a nulla è che le piramidi non sono state costruite dall’intelligenza umana, ma che l’intelligenza umana non ha fatto altro che rendersi conto delle possibilità che “l’intelligenza cosmica” concedeva per realizzare simili costruzioni, in pratica, non gli umani, ma la Natura stessa ha progettato quella forma così come progetta e realizza un infinito numero di opere e gli architetti non hanno fatto altro che seguire le indicazioni e i limiti del progetto scritte nelle leggi della fisica naturale.
Nulla di diverso di quanto fanno anche altre specie viventi, Api, Termiti, Formiche, Castori, tutte le piante che progettano una infinità di soluzioni assecondando le indicazioni che provengono dalle armonie cosmiche che loro sanno decifrare e usare in molti casi molto più di noi. Porterò ulteriori evidenze di quanto affermo tese a sostenere la mia idea che l’intelligenza umana non ha nulla di particolare e di eccezionale ma che ha avuto fortuitamente delle possibilità di esprimersi diversamente, una diversa evoluzione ma non per merito ma per condizione.
Questo concetto e molti altri esempi della dicotomia fra intelligenza motivata dalla stupidità, e quella originale creativa, dovrebbe farci riconsiderare tutta l’ammirazione che poniamo per moltissime altre realizzazioni e opere umane, a meno che non si voglia attribuire alle piramidi la stessa ammirazione e meraviglia che poniamo ammirando i cristalli o la magnificenza delle montagne. Partirò da qui per un viaggio nell’evoluzione umana rivista in un modo credo del tutto nuovo, stanco come sono di sentire gli stessi stereotipi ereditati, inculcati che fanno parte del debole pensiero comune, anche di quello di un mondo scientifico ancorato ai risultati fin qui raggiunti come fossero dogmi di una religione ottusa che cerca e costruisce risposte artefatte comprensibili e facili per convalidare la presunta superiorità del genio umano che ha portato a compiere così tanti progressi e altrettanti delitti, verso il mondo vivente e verso sé stesso.
Ennio Romano Forina