Il Vuoto e il Pieno

Per Giulia.

Ricordate il caso di quel giovane copilota di una compagnia tedesca in crisi depressiva che lasciato incautamente solo nella cabina di pilotaggio, si blindò dentro e mandò a schiantare il velivolo con 144 persone per lo più giovani e 6 di equipaggio?

Quale fu la causa scatenante? Si trattò di amore insano, amore malato? Ovviamente no. Fu un atto distruttivo estremo, che nella sostanza è uguale all’assassinio della povera Giulia e rappresenta in fondo la matrice di tutti i delitti di tutti i crimini e di tutte le guerre.

Occorre indagare profondamente sugli eventi umani e non solo, invece di fermarsi all’esame superficiale degli effetti di qualsiasi tragedia senza davvero andare a cercare le cause.

Sto preparando il risultato della mia indagine personale che fa parte comunque sulla mia opera sull’evoluzione della civiltà umana, volta a raccogliere elementi di verità dimostrabili sulle vicende umane che coinvolgono tutti noi e non solo noi ma anche tutto il mondo vivente. Nel frattempo pongo il quesito; si parla in ogni settore dei media ma non è stata trovata una vera risposta ancora.

Finora ho sentito commenti basati su stereotipi culturali, luoghi comuni, anche autorevoli tentativi di spiegare la follia assassina con gli effetti di questa ma senza rivelarne le cause. Ho sentito dire che gli uomini non sopportano le donne libere che reclamano la loro libertà, ho sentito dire che la colpa di questi delitti sia la cultura patriarcale, ho sentito dire che questi soggetti non accettano un no e non sopportano la solitudine, non sopportano di essere abbandonati da chi per un tempo più o meno lungo si è legato incautamente a loro e si sono accorti troppo tardi che si trattava di essere rapinati della loro vitalità della loro voglia di essere. Ma tutte queste sono constatazioni di fatto, spiegano gli effetti e non le cause che potrebbero essere di una unica causa comune. Se si dice : “gli uomini sono possessivi per natura” questa affermazione non spiega nulla, è solo una constatazione. Bisogna capire “perché” gli uomini, i maschi umani sono possessivi per natura e perché pensano che le donne siano da sottomettere e subordinare. È questa la vera domanda e basterebbe liberarsi da tutte le strutture culturali e le mistificazioni derivanti dal pensiero superficiale e dalle religioni, che di solito attingono ad antichissime credenze pagane che avevano una funzione sociale e di sopravvivenza ma erano, come molte cose umane, artefici di verità costruite per opportunismo. La causa in fondo di tutte le violenze da Caino in poi è un’altra, e si chiama “Egoismo”. Esistono due tipi di egoismi, il primo non è nemmeno un vero egoismo ma consapevolezza del dovere di sopravvivenza. è presente in ogni forma vivente, ogni animale ne è dotato ed è più che legittimo, indispensabile. L’altro egoismo, specifico del genere umano, è un mostro che scava un abisso nell’anima e alla fine in un modo o nell’altro la uccide. Da questo egoismo folle partono tutte le perversioni che in modi diversi determinano i vari aspetti del Male. Vi sono infiniti esempi storici e di cronaca che possono dimostrare questo. Ma la domanda resta inevasa. Anche l’egoismo di per sé non è la causa del Male ma solo l’effetto. La vera causa fondamentale io credo che sia il vuoto dell’anima che corrisponde al vuoto esistenziale. Il vuoto dell’anima e l’egoismo formano un circolo vizioso: più è vuota l’anima più cresce l’egoismo e più cresce l’egoismo e più aumenta il vuoto dell’anima; è una formula sicura. Ma ancora perché si verifica un vuoto nell’anima di tanti che può crescere in alcuni, la maggior parte o richiudersi in altri la minor parte? La risposta si trova nella conoscenza intuitiva di ciò che è l’anima. Come ho asserito molte volte nei miei scritti, io penso che l’anima non sia una entità , un corredo fisso che assegnato in dono ad ogni individuo che appare nel grande scenario della vita organica, ma che sia piuttosto una capacità sensibile non preconfezionata e non formata, una intelligenza che può veramente diventare anima e forgiare un individuo nella misura in cui la si alleni all’esercizio della sensibilità. Questo esercizio non è un’astrazione; vuol dire che la sensibilità è amore, compassione, empatia che, se è rivolto ad un unico soggetto vuol dire che non viene dall’anima ma dalla pancia dell’egoismo misero e entropico. Solo chi vuole e si esercita all’amore universale riesce a far crescere l’anima e di conseguenza a impedire qualsiasi voragine esistenziale. Poiché la sensibilità estende la nostra anima e la collega con tutto, con tutte le energie che fra l’altro sono le stesse energie da cui tutto deriva. L’apprendimento dell’anima vuol dire armonia e direzione, mentre al contrario, l’egoismo è uno smarrimento che porta a cercare di riempire il vuoto con quello che non potrà mai riempire il vuoto dell’anima e della mente e del cuore: ricchezza, potere, successo e la perversione della pretesa di poter possedere un’altra persona, dalla quale poter succhiare la linfa esistenziale vitale, come tante di quelle anime vuote che diventano parassite di anime piene. Per questo Giulia è stata uccisa(e le tante Giulie di tutti i tempi). Ed è stata uccisa due volte, nel suo corpo e nella sua gioia di esistere. Era sulla giusta strada e questo le anime vuote non lo tollerano. Perché l’egoismo perfetto aveva la consapevolezza del baratro che scavato l’anima e questo abisso era così insopportabile da portare l’egoismo a distruggere e auto-distruggersi. È importante dare ai giovani esempi di altruismo e compassione universale per aiutarli a riconoscere e a saper usare bene l’energia del vero Amore che non è amore se non è un regalo senza condizioni e senza rimborso.

Ennio Romano Forina

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