In questa era, gli animali ci stanno insegnando un’umanità che forse non abbiamo mai avuto.
E questa loro buona volontà si manifesta paradossalmente nel momento in cui essi stanno subendo dal genere umano le più atroci e perverse sofferenze che mai hanno subito in tutta la storia crudele della vita in Natura e della nostra.
Stanno dimostrando che in loro, tutte le virtù non solo restano intatte ma sono anche in aperta evoluzione; l’affettività pura e incondizionata, la limpidezza degli intenti, la sincerità disarmante e assoluta, la mancanza di ipocrisia, la frugalità e i limiti delle loro necessità, l’assenza di odio e di desiderio di vendetta e di malizia, la compassione senza pregiudizi e il desiderio di convivenza pacifica tra specie differenti, persino tra predatori e prede posti nelle favorevoli condizioni e l’amore materno, così generoso e altruistico da far vergognare l’amore materno spesso condizionato umano, (e del padre, poiché non esiste l’amore “paterno”, la dedizione e cura dei figli è solo espressa da amore “generativo”, cioè materno, che per interposta persona agisce anche nel maschio), Questo e molto altro ancora oggi possiamo riconoscere nel rapporto con gli animali che interagiscono con noi o che si sono avvicinati a noi, essi stanno intelligentemente acquisendo alcune delle nostre più rare qualità, e allo stesso tempo ci donano le loro molto più preziose e comuni, essi dialogano e pensano giustamente di avere il diritto di vivere nelle aree cittadine amichevolmente, dato che abbiamo devastato i loro habitat naturali.
Dunque quale è il problema di questa umanità disumana da sempre?
Noi siamo diversi individualmente ma siamo anche diversi in noi stessi. Alcuni di noi scelgono le buone attitudini e la buona volontà, altri quelle cattive e ognuno di noi nel corso dell’esistenza può prosperare nelle buone e cadere in rovina nelle cattive trascinando con sé gli indifferenti e i superficiali che cedono alle lusinghe del possesso e della potere.
Abbiamo esteso e potenziato oltre ogni limite di giustificazione la crudeltà della predazione e del parassitismo e abbiamo fatto scempio di tutti gli equilibri tra noi e il mondo vivente e fra noi e noi stessi, così tanto, che solo dopo le guerre di ogni dimensione e i tremendi massacri e genocidi che rischiano da sempre l’estinzione di questa specie siamo costretti a riflettere inventando una morale e un’etica deformi e posticce che negli altri animali invece sono innate e pure.
Le nostre sono e restano più convenienti che veramente buone.
In conclusione, è vero che a volte la nostra bontà e la nostra compassione sono più estese di quelle degli animali e vanno più lontano ma non sono veramente superiori.
Siamo diventati più buoni in certi casi solo perché siamo più cattivi. Come in tutti i contrari dell’Universo, se una energia distruttiva si scatena, un’altra creativa la riporta allo stato armonico.
Paradossalmente, la conoscenza della nostra peggiore crudeltà e dei nostri sadismi hanno generato anche nella natura umana, l’aspirazione e il desiderio di un’anima migliore che sogna un mondo compassionevole e giusto, dove la legge dell’Amore Universale possa essere alfine dominante.
Ennio Romano Forina