Danni Collaterali

DANNI COLLATERALI

Penso che i danni collaterali della gestione globale di questa epidemia multipla potrebbero avere effetti peggiori persino di quelli dell’epidemia stessa, se considerati anche a lungo termine. Io la chiamo così: “epidemia” multipla, non pandemia, di pandemico c’è la realtà di una globalizzazione imposta non si sa da chi, altrettanto insana quanto questo virus, uno dei tanti, attivati dai nostri giochi di onnipotenza, globalizzazione che forse è anche alla base degli eventi che stiamo vivendo. 

L’impatto delle misure in corso ha già devastato larghe aree di economia privata, non entro ora nel merito in questa riflessione, la realtà parla da sé, basta seguire la cronaca di questi giorni, quello che invece mi preoccupa maggiormente sono le conseguenze nefaste di una condizione di terrore generalizzata sul sistema immunitario, sull’anima e sul corpo di un popolo intero. La soppressione e privazione di contatti famigliari, interpersonali, fondamentali, produttivi, aggravati da un clima di totale incertezza e plateale confusione, tutto questo già sta conducendo a stati depressivi gravi che si possono tranquillamente definire “epidemici”. Si può reagire alle malattie di qualunque genere, aprendosi di più alla vita e non richiudendosi in involucri di plastica che stanno oltretutto soffocando l’intero pianeta. Anche questo è un debito che stanno pagando gli ecosistemi e pagheranno le future generazioni. L’ossigeno e il movimento sono essenziali al sistema immunitario. Passare la maggior parte del tempo in casa, accasciati sul divano a riempirsi di “entertainment e tg che ripetono le stesse litanie e allegramente comunicano il racing dei contagi e dei decessi, questo è un modo sicuro per abbreviarsi la vita favorendo lo sviluppo di un numero vario e vasto di malattie gravi, non lo dico solo io, ma qualsiasi specialista e qualsiasi medico, che la depressione della psiche possa favorire l’insorgere di malattie gravissime, è un’altra acclarata verità.

Personalmente non credo affatto al racconto che si fa che la seconda ondata autunnale sia stata provocata dalla spensieratezza estiva, anzi, penso che le persone che hanno vissuto ed esposto i loro corpi al sole e fatto attività fisica hanno aumentato le difese e la resistenza di specie, hanno fatto qualcosa di salutare sia a livello individuale che collettivo mentre il virus era dormiente come d’estate sono i virus delle influenze, altrimenti avrebbe fatto strage allora e non in autunno, quando è ritornato ad esprimersi. 

Stimolare il sistema immunitario e la sanità mentale, non significa essere irresponsabili, significa voler essere sani. Sarebbe bastato e sarebbe stato meglio istruire tutti i cittadini subito, nel preciso momento in cui  l’epidemia era rivelata in Cina, quindi avere una strategia pronta per personale e mezzi, attuare le precauzioni ragionevoli e più efficaci indicando subito i comportamenti corretti per arginare il pericolo di contagio. Questo nuovo virus, che ha causato un così acceso dibattito, anzi dei veri scontri frontali nel mondo scientifico, è comunque opera della presunzione e degli abusi di questa epoca tecnologica quasi priva di etica, una zoonosi come le altre che incombono da decenni e io credo che quasi tutte derivino da una sintesi tra i giochi dei tanti apprendisti stregoni di tutto il mondo in concomitanza ai mostruosi e orrendi allevamenti intensivi nei quali il disprezzo degli esseri viventi e della loro salute supera qualsiasi immaginabile incubo mentre purtroppo è la realtà di umana fattura. Si può solo sopravvivere per un breve tempo, in quelle condizioni di atroci torture, gli animali sono già morti prima di essere uccisi, ma nei loro corpi macerati e ammassati, i virus invece possono proliferare e rimodellarsi nella loro funzione ancestrale forse anche come grandi equilibratori.

Ennio Romano Forina

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