Tutti gli olocausti, tutti gli schiavismi ed i razzismi, hanno una radice comune: la presunzione di essere superiori, prescelti e di avere un dio e un destino speciale dalla propria parte, che concede la licenza di esercitare un potere sugli altri. Questa è la stessa presunzione che consente al genere umano di attuare un olocausto incontrollato degli animali, giustificandolo con l’enorme menzogna che essi esistano per soddisfare i nostri bisogni e i nostri abusi. In nessuna parte del mondo la scienza, la religione, la politica e i popoli si impegnano per ammettere la verità di questo mostruoso abuso e decidere di demolire questa infame menzogna, ma alla fine l’idea della superiorità di specie è la stessa che alimenta anche tutte le idee perverse di superiorità etniche e razziali che segnano da sempre la storia umana, con le conseguenze nefaste ben note.
Le razze non esistono, sono una mistificazione come i confini geografici, esistono soltanto delle tipologie, umane e animali, ed esistono le diversità, di pensiero, culturali, fisiologiche che, in quanto tali sono biologicamente e intellettivamente benefiche. Ogni singolo individuo è diverso da un altro per morfologia e pensiero, quindi ogni singolo individuo potrebbe rappresentare una “razza” nella sua unicità, basterebbe rendersi conto di questa evidenza per cancellare tutte le discriminazioni e le intolleranze, ma si vede che questo mondo, solo tecnologicamente evoluto è condizionato dal primato e dal dominio dell’idiozia.
Per l’intelligenza della vita la diversità è un bene, se fossimo tutti uguali non vi sarebbe evoluzione, ma la diversità non conferisce nessun diritto alla prepotenza e all’abuso. Ciò che è davvero dannoso e pericoloso è il pensiero debole e superficiale e l’ottusità che ne consegue.
Il risultato della pretesa di presunzione di superiorità, porta come conseguenza l’alienazione e l’intolleranza e questo vale sia per chi opprime che per chi subisce alternativamente la discriminazione e la persecuzione. Tutti i popoli hanno subito oppressioni parziali o totali e tutti, quando ne hanno avuto la possibilità e il potere, hanno esercitato a loro volta il loro dominio su altri popoli o gruppi, questa è la sostanza dell’egoismo cieco umano e della sua presunzione, nessuno popolo ne è esente. Quindi, ammettendo che sia giusto e normale abusare del potere e condannando gli esseri viventi alle attuali atroci sofferenze e al sacrificio senza limiti, il genere umano decide anche di nutrire e coltivare nell’egoismo insano della sua coscienza il veleno della presunzione, che è la sorgente di tutte le perversioni e di tutti i massacri e i delitti della storia umana. Presunzione ed egoismo insano sono attigui e alleati nelle loro espressioni distruttive, l’offuscamento delle coscienze, l’ignoranza e il rifiuto della compassione per il mondo vivente, sono la conseguenza alla fine, anche dei delitti contro lo stesso popolo umano. Questo è dunque il tributo che sento di dare a tutti gli animali, miei simili, mie sorelle e fratelli, che continuano a soffrire per la presunzione, la prepotenza e l’ignoranza che da tempo immemore, hanno spento l’anima umana.
Ennio Romano Forina