Quello che non può essere reso obbligatorio, può diventare un dogma, e i dogmi, da sempre, producono due effetti: la paura generalizzata e l’obbligo che è la conseguenza della paura collettiva.
Ma si sa, la fede non sarebbe fede, se non fosse priva di domande e avara di adeguate risposte.
Non siamo più quindi, nelle mani di Dio, siamo nelle mani della Scienza, e delle sue molteplici e contrastanti voci, una scienza che non ha nemmeno saputo prevedere né voluto impedire forse, quello che adesso sta cercando in gran fretta di curare, oppure di chi sa usare la Scienza che quasi sempre è stata al servizio dei potenti e da questi abilmente usata come uno strumento di potere, di dissuasione e di oppressione, di dominazione, come del resto è stato da millenni e tutt’ora è sfruttando i miti delle religioni.
Che la nuova piaga sia derivata dalle zoonosi, dalle intrinseche capacità dei virus di modificarsi e passare da specie animali all’animale umano, o che sia sfuggita accidentalmente dai laboratori di ricerca
(ove le motivazioni e i percorsi delle ricerche sono una tra le più oscure e nebulose attività umane),
il dato ultimo è che sia sempre un prodotto dell’intervento umano disarmonizzante sugli elementi e gli equilibri che si sono formati in milioni di anni, seguendo percorsi evolutivi positivi e armonici per tutto il sistema vivente e non a favore di una singola specie.
Certo, non vi è dubbio che da queste ricerche derivino importanti scoperte e realizzazioni, che hanno reso migliori le condizioni della vita umana, ma questo è proprio il punto debole del pensiero e delle motivazioni deboli e malevoli; cioè che la ricerca scientifica umana si occupa quasi totalmente di migliorare e salvaguardare le condizioni esistenziali di sé stessa nell’ambito di un egoismo supremo e ottuso mistificato dall’etica nefasta della superiorità di specie, così come nefasta è da sempre l’idea della superiorità di razza.
Ed anche quando si attiva per salvaguardare e aver cura di specie minori lo fa sempre in una ottica egoistica, al grido di: “Salvare l’ambiente! Salvare il clima per il nostro futuro e quello dei nostri figli!”.
Mentre assistiamo quasi impotenti, che sull’altare di questa fede, vengono spente tutte le contrastanti tesi.
È il caso di dire: che la Scienza ce la mandi buona.
Ennio Romano Forina.