Una giorno, uno dei molti gatti che hanno vissuto nel “mio”, giardino si è presentata con uno di quei lunghi e sottili nastrini di plastica – che i produttori di buste insistono a inserire nelle buste stesse pensando ingenuamente di fornire un valore aggiunto al prodotto – che le usciva a metà della lunghezza dalla bocca, l’altra metà era infilata nell’esofago e nello stomaco…avrebbe finito per soffocarla perché essendo plastica scivolosa, un materiale non previsto dal meccanismo di espulsione della sua bocca, non se ne sarebbe mai potuta liberare da sola… uno dei tanti danni collaterali causati dall’impatto umano sul mondo vivente…Ma ciò che ancora di più sconcerta, è che le industrie non riescono a comprendere che questi nastrini non solo aggiungono inutile plastica alla plastica, ma sono del tutto inservibili perché scivolano mentre è molto più pratico ed efficace annodare la busta stessa… In un’altra occasione, ho salvato una mamma riccio che si era infilata completamente in una busta vuota gettata via aperta di surgelati che si era trasformata in una trappola letale…e in cui stava soffocando poiché le sue zampine erano immobilizzate all’interno e non aveva nessun modo di strapparla né di spingersi fuori … Un’altra volta tentai di liberare un piccione, che si era avvolto e drappeggiato in una di quelle retine sempre di plastica per contenere la frutta, purtroppo riuscì lo stesso a svolazzare via e in quel caso non mi fu possibile liberarlo. Per via dei prodotti che usiamo, di come li confezioniamo e dei modi casuali e incoscienti in cui li disponiamo, questi“incidenti” si ripetono miliardi di volte ogni giorno nel mondo…senza contare gli inquinamenti derivati dai veicoli e dalle sigarette sparse al suolo o lanciate accese dai finestrini, che spesso causano incendi minori o maggiori, ma sempre devastanti per la vita. Ma questi sono solo alcuni piccoli esempi di cose apparentemente innocue che produciamo o facciamo senza pensare alle conseguenze per il mondo vivente. Sembrano esempi irrisori, di nessuna importanza e invece per il loro numero e diffusione sono micidiali e ci rendono tutti responsabili e tutti colpevoli che ci piaccia o no ammetterlo. Ma se Atene piange, Sparta molto presto non riderà più, perché ciò che strangola, soffoca, brucia e avvelena il mondo vivente alla fine avvelena, strangola, soffoca, brucia anche noi, anche perché spesso i grandi disastri avvengono per la somma di tante piccole, “insignificanti ragioni”.. Chiamiamolo Karma se ci fa piacere. Ennio Romano Forina