“ Io ti amerò per qualche tempo”. “Io voglio conoscerti per sempre”.
Suggerirei agli innamorati di sostituire il verbo amare con quello di conoscere, cosicché invece di dire “ti amo”si dovrebbe dire: “Voglio conoscerti”. Il desiderio di amare un’altra persona è un forte, ma vago ed evanescente impulso a tempo determinato, mentre la sete di conoscenza è inestinguibile ed esprime un’attrazione più sostanziale, più impegnativa e più vera, e non è contenibile in limiti temporali né è soggetta ai cambiamenti come l’amore, anche perché, mentre l’amore può estinguersi, per via delle mutazioni a cui ogni persona è soggetta nel corso della sua esistenza, al contrario, il desiderio di conoscere viene “stimolato” dai cambiamenti e dai processi creativi indipendenti che avvengono inevitabilmente nell’arco di una vita, aumentando l’interesse e la dedizione. per l’altra persona che non si può mai finire di conoscere e quindi di amare veramente.
concordo con quanto hai detto, la forza di un amore o un’amicizia si basa su passione,libertà e reciprocità; quando viene a mancare una sola di queste qualità inizia a vacillare e non si riprende più. Per chi non è predisposto a tale mentalità credo sia solo una grossa fatica sprecata, una questione di tempo perchè uno dei due si allontani. Il tuo aforisma l’avevo letto e completa perfettamente quanto detto.
Invece devo ancora visionare le tue opere artistiche…mi lascio un appunto così domani non dimenticherò di ravanare nel tuo sito. Buona notte
Buona notte e sogni anche a te
Non so se avevi visto questo mio aforisma. questo è il link.
https://thescienceofintuition.org/2017/07/16/sempre-amanti/
Molto sensato ciò che sottolinei, In quel voglio conoscerti per sempre c’è un desiderio più profondo, la volontà di un processo che inizia e non ha fine, poichè effettivamente non si termina mai di scoprire pensieri e sfumature che si evolvono crescendo contemporaneamente; voler conoscere include una curiosità continua che non potrà scemare in abitudine ma resterà sempre vivace, alimentando l’amore. E perchè no, vale anche per l’amicizia.
Vedo che hai perfettamente recepito lo spirito della mia riflessione. Sì, vale anche per l’amicizia. Molte amicizie, ma anche molti rapporti d’amore sono più che altro forme di alleanze fra persone che hanno bisogno di qualcuno che le capisca e le assecondi, cercando una compensazione esterna ai loro difetti e supporto in tutti i casi nei quali non c’è la volontà o il desiderio di migliorare per se stessi, ma ci si affida all’approvazione costante dell’amico/a o amante indipendentemente dal torto o dalla ragione. Una persona, reduce da una esperienza negativa che le ha fatto consumare dieci anni della sua esistenza e con due figli piccoli da allevare al 90%, poco tempo fa, mi diceva che ora stava cercando qualcuno in grado di capirla, capire la sua indole, il suo carattere e la sua psiche e ovviamente rispettarle, suona correttamente, ma non ha considerato la reciprocità è come se lei sia in grado di preoccuparsi solo delle SUE esigenze esistenziali.Senza rendersi conto che è abbastanza irreale e improbabile che qualcuno annulli la “propria” personalità per venire incontro totalmente a quella altrui. Così io le ho detto che nessun rapporto stabilito su delle condizioni “sine qua non” può funzionare a lungo. Non si deve aspettare nulla dagli altri se non quello che gli altri sono e se amiamo quello che essi sono, non c’è nessun bisogno di assecondarli, né di essere assecondati, ma solo di concentrarsi ad arricchire la propria anima, costantemente ed essere sempre gli stessi ma sempre persone nuove, ogni mattina ed ogni notte che si comincia e finisce la giornata. E ho fatto l’esempio dei gatti. Se io amo i gatti li amo per quello che essi sono e per il modo spontaneo in cui la loro natura si esprime affettivamente nei miei confronti, essi non devono adattarsi a delle mie eventuali diverse aspettative, loro sono felici di stare con me qualunque cosa io faccia e io sono altrettanto felice di stare con loro nei modi in cui a loro piace. Costringere qualcuno a una comprensione forzata significa già non avere interesse per l’altro, ma preoccuparsi solo del tipo di interesse che l’altro/a deve avere per noi. Un rapporto con queste premesse iniziali vuol dire mettere il primo piede nel baratro della incomprensione e dell’inevitabile delusione.