Quelli che irridono, dai vari pulpiti, allo scetticismo della parte minore di popolo che si è educata ad esercitare la facoltà del pensiero libero e profondo, i denigratori del pensiero libero, che non si ferma a considerare solo gli effetti degli eventi, ma a ricercarne le cause, dimostrano di non conoscere la storia o di non averne tratto un fruttuoso insegnamento. Da sempre, nel lontano passato fino quasi in questa era, tutti i popoli troppo indaffarati nella ricerca del benessere o adagiati in una comoda indolenza, idiotizzati da scaltri manipolatori, si sono lasciati trascinare spesso in avventure disastrose, colti nel vortice della follia collettiva o dei miti collettivi sono stati complici e autori dei più orrendi crimini, mistificati come azioni per il bene comune. E dunque ora, con la consapevolezza delle azioni orrende che la mente umana è riuscita a concepire e realizzare con la collaborazione anche dei pilastri fondanti della società umana globale, il potere dell’oro, la religione e la scienza tecnologica, dovremmo credere di trovarci al di fuori della nefasta dimensione di conflitti, stragi, schiavismi, menzogne, olocausti che hanno segnato anche i tempi a noi così drammaticamente vicini? Come se la natura umana sia stata colpita solo oggi da una improvvisa illuminazione, solo adesso? E perché questo non è mai veramente successo nei secoli e millenni precedenti, liberandoci della violenza, delle oppressioni e delle falsità che da sempre l’hanno caratterizzata? Le buone novelle filosofiche e scientifiche che contenevano segni veri di evoluzione e davano speranza alle aspirazioni dei popoli, quasi sempre sono state poi rapinate dei loro contenuti sostanziali, deformate e usate dalle diverse tirannie come motivazioni per affermare il loro potere all’interno e all’esterno delle nazioni. Non è il sottoscritto a dirlo, lo dice la storia, basta saperla leggere. Quindi, perché ora dovremmo accettare senza riflettere profondamente e seriamente, senza analizzare e discutere su quello che è accaduto o fatto accadere e sui modi e i termini del contrasto in attuazione che sembra assumere sempre di più i toni sinistri di una crociata dogmatica per la quale si deve credere o perire?. Come mai non si cercano le “cause” di questo drammatico evento? Si studiano da anni i nuovi virus definendoli scientificamente come zoonosi, sono d’accordo tutti su questo, ma io li chiamerei piuttosto”umanosi”, perché che siano nati dagli animali detenuti nei modi orrendi che nessuno può negare negli allevamenti intensivi torturati e uccisi nei mercati, oppure sfuggiti da qualche laboratorio nascosto alla coscienzqa pubblica e ai controlli, la responsabilità in un modo o nell’altro origina negli abusi che il genere umano compie sul mondo vivente. Inoltre, poiché il distanziamento sociale è un acclarato mezzo efficace di contrasto alla diffusione dei virus, come mai non si si considera di distanziare anche gli animali negli allevamenti intensivi? Ciò richiederebbe ovviamente un ripensamento totale dell’industria non solo per ragioni di opportunità medico – scientifiche ovvie ed evidenti, ma sopratutto per ragioni etiche, perché l’etica non è amici mie una astrazione, ma una fase evolutiva più alta che evidentemente non abbiamo ancora raggiunto al contrario di quanto è avvenuto nella tecnologia e badate bene, dico di proposito tecnologia, non Scienza. L’Etica è il modo di considerare le cose non egoistico ma altruistico, l’etica rappresenta l’universalità dei sentimenti e dell’azione, la ricerca dell’armonia nella filosofia di vita come nella ricerca della conoscenza, l’etica rappresenta il rispetto e attinge dall’energia cosmica dell’amore. Quindi non ci si può fidare così come è accaduto in tutta la storia umana del semplice progresso tecnologico-scientifico quando assume la connotazione di una religione. È lecito dubitare e se nella storia del genere umano si fosse esercitata l’arte e la virtù del dubbio piuttosto del vizio della certezza comoda, forse si sarebbero evitati tanti crimini, tanta ingiusta sofferenza a noi come al mondo vivente, ma è chiaro che così non è stato e non è, sopratutto ora che il mondo vivente subisce l’inferno che abbiamo realizzato per loro mai come prima, mai ai livelli tremendi attuali, un inferno popolato dai demoni tecnologici che tormentano gli esseri viventi senza pietà prima di sopprimerli. Ma è un inferno diverso da quello ipotizzato per noi dalle religioni e dai poeti, poiché nei nostri inferni sono destinati i malvagi, mentre gli inferni per gli animali sono costruiti per gli innocenti. Sostituendo semplicemente un sostantivo, direi che così come “Dio” non è mai stato dalla parte di nessuno, sembra al contrario che la religione ed anche la scienza siano troppo spesso stati dalla parte di qualcuno. E lo dimostrano bene quando sono imposti come assoluti. È la storia umana che lo dice.
Ennio Romano Forina