È paradossale ma è anche
un segno evidente di cecità scientifica e politica,
che mentre nel mondo si obbligano popoli interi
a rispettare opportune condizioni di distanza
e ad evitare affollamenti di qualsiasi genere
per contenere la diffusione dei virus,
non si fa cenno e non si interviene
su un uguale “distanziamento” degli animali,
prigionieri negli orrendi allevamenti intensivi,
costretti solo a “resistere in vita”, senza spazi, aria e luce,
ammassati nei loro escrementi e sangue,
malati e con le difese immunitarie azzerate,
subendo sofferenze indescrivibili
fino al momento della loro barbara uccisione
essendo di fatto generatori e diffusori di virus
molto più di quanto possiamo esserlo noi.
Ennio Romano Forina