Volere Senza Intendere

Il problema e anche il dramma del genere umano, è che da sempre, la maggior parte di questo ha una scarsa capacità di intendere compensata da una smisurata capacità di volere.

Laddove per “intendere” si considera la sensibilità dell’anima, e per “volere” l’esercizio di ogni tipo di potere e della prepotenza, collettiva e individuale.
Al contrario, gli animali sono guidati dalla sensibilità comune che è insita nelle loro coscienze non inquinate e distorte da un uso privilegiato ed eccessivo del raziocinio, così vicine all’essenza delle cose e perciò essi sanno attingere la conoscenza reale direttamente dal grande disegno naturale, non avendo velleità di dominio di specie o all’interno della specie, come quelle che sono proprie al genere umano, essi quindi non conoscono la nostra presunzione, né il nostro smarrimento, e nemmeno la nostra follia.

Ennio Romano Forina